Castelnuovo Rangone, ecco la nuova Collina delle Fiabe



Un progetto rinnovato, che conferma una volta di più la vocazione di Castelnuovo per la cultura e l’attenzione alle giovani generazioni. È stata inaugurata oggi la nuova Collina delle Fiabe, l’area del parco Rio Gamberi che per la prima volta nel 1998 è stata animata da alcuni dei principali personaggi della letteratura per ragazzi, da Pinocchio a Biancaneve, passando per Cappuccetto Rosso al Gatto con gli stivali. Allora i disegni delle opere erano stati realizzati dal grande scenografo Emanuele Luzzati, oggi il testimone è passato agli studenti dell’Istituto superiore d’arte “A. Venturi” di Modena, che hanno dato nuova linfa creativa al progetto, poi concretizzato dall’azienda Lunati.

“Inaugurare la Collina delle Fiabe in questo momento – ha spiegato Massimo Paradisi, Sindaco di Castelnuovo – per noi ha un duplice significato. Il primo è rendere ancora più attrattivo uno dei principali parchi del territorio, perché ci siamo accorti tutti durante il lockdown precedente quanto importanti siano gli spazi verdi. L’altro aspetto che ci preme è che, nel momento in cui tutti siamo attenti alla nostra salute, non possiamo dimenticare l’anima e la cultura, che in questo caso interpella anche la nostra storia”.

Presenti all’inaugurazione anche gli Amministratori che hanno ideato il primo progetto: “La Collina delle Fiabe – ha raccontato Nadia Paltrinieri, che nel 1998 ha inaugurato da Sindaca di Castelnuovo la Collina delle Fiabe – era parte di un progetto più ampio, che comprendeva le piastrelline dei bambini installate nel centro storico e il parco Giovane Holden. L’Amministrazione ha sempre puntato sulla cultura, cercando di creare un legame con il territorio. Questo progetto aveva l’obiettivo di dare un’identità al parco, invitando i ragazzi e i giovani, ovvero il futuro del territorio, a frequentarlo, e pensiamo di esserci riusciti”. Roberto Alperoli, uno dei fautori del progetto quando era Assessore alla Cultura, che poi da Sindaco conferì la cittadinanza onoraria a Luzzati, ha tratteggiato la figura del grande scenografo: “Emanuele Luzzati è stato uno dei maggiori artisti visivi del Novecento. Ricordo ancora quando siamo andati a trovarlo per la prima volta a Genova, ricordo la sua ospitalità, la sua umiltà: l’incontro con Luzzati mi insegnò che la modestia e l’umiltà sono gli ingredienti della grandezza. Servirebbe una targa in questo parco per ricordarlo”.

La professoressa Luigia Paolino, Dirigente scolastica dell’Istituto “Venturi”, ha spiegato che il “progetto è stato fortemente voluto, anche quando la scuola ha dovuto affrontare sacrifici molto alti con la didattica digitale integrata”, sottolineando anche che “la scuola deve continuare ad essere necessaria, perché la cultura è una delle poche cose che ci può dare speranza, che può portarci al lieto fine”. Sull’importanza del legame tra scuola e territorio è intervenuta Grazia Baracchi, Assessora all’Istruzione del Comune di Modena, che ha evidenziato come la Collina delle Fiabe sia l’esempio concreto di cosa sia possibile fare coinvolgendo attivamente i ragazzi e mettendo a frutto le loro idee.

“È un percorso lungo che ci portati fino a qui – ha spiegato Sofia Baldazzini, Assessora alla Cultura del Comune di Castelnuovo –. L’eredità di Luzzati è arrivata sui banchi del Venturi, da parte nostra è stata una scelta valoriale ben precisa affidare il parco a dei giovani artisti, e possiamo affermare che la scommessa è stata decisamente vinta. È un parco che ha dento l’anima, che richiede educazione. Come si educa alla cura e alla cultura? Come si fa a trasmettere rispetto? La risposta che ci siamo dati è: lo si fa insieme e a partire dalla bellezza, che tradotto significa non un parco di passaggio, ma un luogo da vivere. Noi siamo ripartiti da qui, il processo educativo verso la cultura e la cura lo possiamo fare solo insieme”.