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Sassuolo, Simeone e Barbieri: “Disagio sociale giovanile all’apice”

Foto di Anemone123 da Pixabay

Filippo Simeone, componente della Segreteria del Partito democratico di Sassuolo, e Tommaso Barbieri, consigliere comunale della Lista civica “Sassuolo Futura”, puntano il dito contro la Giunta Menani sulle politiche giovanili. La loro nota congiunta:

“Abbiamo toccato il fondo a Sassuolo. Nel weekend scorso è accaduto un fatto grave: un gruppo di più di cinquanta ragazzi è stato coinvolto in una mega-rissa nel centro cittadino. Urla, bicchieri rotti e bottiglie lanciate per le vie del centro, alcune addirittura hanno danneggiato la vetrina di un bar, dove c’erano delle persone che giustamente si sono impaurite e sono rimaste sconvolte da quello che vedevano. Questo fatto è l’ennesima conferma che nella nostra città chi si è riempito la bocca di un solo misero slogan, cioè “Sicurezza, Sicurezza, Sicurezza”, e oggi ci dovrebbe amministrare, non ha saputo né gestire la microcriminalità (basta vedere le pagine dei giornali locali sui furti in appartamento e risse) né ha saputo indagare sul disagio sociale che vi è alla base, compreso quello giovanile. Non ci sono scusanti. Quello che è successo è da condannare senza se e senza ma. Grande guaio sarebbe, però, considerare tutti i ragazzi appartenenti alle nuove generazioni come degli annoiati che per passare il tempo improvvisano risse nelle città. I problemi esistevano prima del Covid, ma in questo periodo sono esplose le diseguaglianze economiche e sociali, che hanno portato a un inasprimento della precarietà in tutti i suoi sensi, con ricadute soprattutto sui giovani che hanno visto la loro vita sociale cambiare per quasi un anno. Lo stress psicologico collegato non è stato minimamente preso in considerazione dal Comune e quello che è successo è solo la punta dell’iceberg. Chissà quanti ragazzi e ragazze si sentono soli senza un ancoraggio, anche se non lo manifestano con atti del genere. Il disagio può sfociare purtroppo in violenza oppure può essere incanalato per costruire una società migliore. I nostri coetanei hanno migliaia di potenzialità, ma a Sassuolo non si possono esprimere e sentono l’Amministrazione lontana, tant’è che la Consulta dei giovani è stata convocata solo una volta da inizio legislatura per di più mesi fa…

Senza un percorso strutturato fenomeni quali le baby-gang saranno sempre più frequenti. Se dovessimo pensare a un’azione concreta che ha fatto questa Giunta per il mondo giovanile non sapremmo cosa rispondere, perché in due anni le priorità sono state completamente altre; priorità che però non hanno avuto seguito in risultati concreti, rimanendo quindi solo chiacchere. Il disagio cittadino non può essere nascosto con luci e scritte colorate in centro. Non è una risposta quella, ma è nascondere il problema e non affrontare la realtà. La nostra città è sempre più sola, non capita e soprattutto sta perdendo una generazione”.

 

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