Unione Comuni del Sorbara, i Sindaci: “Restrizioni necessarie, è necessario contenere il contagio”



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I Sindaci dei Comuni dell’Unione del Sorbara, ad integrazione dell’Ordinanza Regionale del 3 marzo scorso che istituisce la zona rossa per la Provincia di Modena, hanno assunto un’ulteriore Ordinanza comunale che disciplina la chiusura delle aree giochi nei parchi, delle aree sportive a libera fruizione, la sosta sulle panchine, la chiusura delle aree sgambamento cani, la sospensione del wi-fi pubblico e, inoltre, sarà vietato fumare camminando.

Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere coerenti i provvedimenti nazionali e regionali rispetto ai comportamenti che quotidianamente i Sindaci rilevano nei territori.

In particolare, la chiusura delle scuole, senza ulteriori provvedimenti restrittivi, limitatamente ai poteri che sono in capo ai Sindaci, sulla frequentazione dei parchi e delle aree pubbliche, potrebbe risultare controproducente “Zona rossa significa che non si può uscire di casa senza un’esigenza motivata” sottolineano i Sindaci “ma senza ulteriori provvedimenti, potrebbero verificarsi comportamenti scorretti ed incoerenti: non si possono chiudere le scuole e poi vedere parchi e luoghi con assembramenti o persone che passeggiano con le mascherine abbassate”.

“Abbiamo una situazione che sta peggiorando giorno per giorno ed è necessario contenere al massimo la pressione sulle strutture ospedaliere e limitare i contagi che in questo momento coinvolgono soprattutto i cittadini al di sotto dei 40 anni d’età” aggiungono i Sindaci nel motivare il provvedimento “Il nostro Distretto, tra l’altro, è tra i più colpiti della nostra Provincia per casi positivi rilevati anche e soprattutto tra i giovani. Siamo tutti provati da questo lungo periodo, ma dobbiamo con determinazione e responsabilità fare ognuno la nostra parte, soprattutto in questo delicato momento, per controllare il più possibile la diffusione del contagio, adottando tutte le precauzioni necessarie ad evitarne la circolazione incontrollata. Preservare il sistema sanitario è la motivazione principale che ha orientato questa decisione.

Lo sappiamo, è dura, ma ancora una volta dobbiamo farlo insieme, auspicando nell’arrivo in tempi rapidi del numero sufficiente di vaccini, per raggiungere nel minor tempo possibile un’efficace copertura vaccinale della popolazione: l’unico modo per ridurre significativamente la morbosità, le complicanze e la mortalità legate alla diffusione del virus”.