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Bretella, Mauro Sentimenti risponde al Sindaco Menani e all’On. Fiorini

Si chiamava Hiro Onada il militare giapponese che venne arrestato nel 1974  in una giungla delle filippine perché si rifiutava di prender atto che la guerra era finita, e persa, 30 anni prima.  Il sindaco Menani e l’on. Fiorini, in buona compagnia con Confindustria Ceramica,  sembrano voler ripetere le gesta del Sig. Onada: si rifiutano di prendere atto che il mondo, anche quello della logistica e delle esigenze infrastrutturali nel distretto ceramico, è completamente cambiato negli ultimi 20 anni.

Quattro soli dati:

1) oggi si produce la metà dei mln di tonnellate di piastrelle che si producevano allora

2) oggi esiste a 3 Km la superstrada Modena – Fiorano mai tenuta in considerazione nella valutazione di impatto ambientale del 2004

3) oggi – cioè dopodomani nel 2026 – entrerà in funzione la nuova linea ferroviaria   del traforo del Brennero – che collegherà Monaco Verona  scalo merci di Modena- e sul quale si traferiranno la grande maggioranza delle tonnellate di piastrelle che trasportiamo verso l’Europa utilizzando i Tir

4) oggi l’imperativo a cui nessuno dovrebbe più sfuggire, nemmeno Confindustria che invece ci riesce bene, è  operare nella direzione indicata, pur con molte lacune, dall’Europa e dal Recovery Plan italiano.

Risparmiare acqua  e suolo, disinquinare l’aria,  arrivare il più rapidamente possibile ad utilizzare le energie rinnovabili abbandonando  l’uso dei combustibili fossili, passare da trasporto su gomma a quello su rotaia, aggiornare la logistica del distretto (che è il vero nodo irrisolto e mai affrontato da Confindustria Ceramica).

Lo diciamo in tanti da molti anni: mancano le piattaforme logistiche (3 o 4)  lungo l’asse della pedemontana da Casalgrande a Maranello, che permetterebbero di abbattere i costi del trasporto, ridurre enormemente l’inquinamento ed i milioni di spostamenti inutili.  In questo quadro sembra impossibile che ancora ci sia chi si ostina a non vedere quel che accade.

Guardare al futuro ormai prossimo si può solo costruendo queste piattaforme con le relative regole logistiche e il collegamento ferroviario Dinazzano- Marzaglia (aggiungiamo anche l’adeguamento della pedemontana da 1 a due corsie per direzione). Fate queste scelte e vedrete quanto lavoro ci sarà per l’edilizia, per nuova occupazione e qualificazione del distretto.

La proroga infinita del rinnovo della Concessione per il Tratto  A22 – al solo scopo di evitare la concorrenza e la gara europea !!! – è poi semplicemente uno scandalo sotto gli occhi di tutti, causato dal fatto che i soci privati di Autobrennero spa vogliono il doppio del prezzo di quello che la Corte dei Conti ritiene giusto.  La bretella nasce già morta perché inutile e superata sul piano logistico ed economico, distruttiva del più grande corridoio verde della provincia di Modena scelta che peserà sulle prossime generazioni.

Chiedo: avete almeno verificato che il progetto esecutivo della Bretella rispetti le 39 prescrizioni della VIA senza le quali l’opera non può essere costruita??? O nemmeno questo? E sia chiaro che parlo qui della sola bretella autostradale e non del nuovo collegamento Modena-Rubiera che invece è utile.          

Mauro Sentimenti

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