Le novità del programma Erasmus+ 2021-27



E’ stato presentato, ieri, al Senato Unibo il nuovo Programma Erasmus+ 2021-27 che rappresenta un’evoluzione del Programma Erasmus+ 2014 – 2020 del quale mantiene la stessa struttura di base con l’aggiunta di alcune novità legate alle recenti priorità e sviluppi in termini di policy dell’Unione Europea. In particolare, il nuovo programma ha l’obiettivo di dare un maggiore impulso all’inclusione, alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione nelle diverse attività di supporto della mobilità.

Tra le novità del programma (rivolto agli studenti di 1°, 2°e 3° ciclo per periodi di studio e/o di tirocinio, ai docenti per attività di docenza nelle università partner e al personale tecnico amministrativo e CEL per periodi di formazione), c’è la mobilità per studio e tirocinio, che può essere fisica o blended e cioè una combinazione di attività virtuali e in presenza. Sarà ammessa, quindi, la componente di mobilità virtuale, ma associata a una mobilità fisica di breve o lunga durata.

Per quanto riguarda la mobilità dello staff per insegnamento e formazione, le novità rilevanti riguardano la possibilità di effettuare la mobilità per didattica/formazione in più di un’organizzazione ospitante (nello stesso paese) nel rispetto della durata minima ammissibile.

Le maggiori novità sono rappresentate dai Blended Intensive Programmes (BIP) e cioè programmi di studio intensivi transnazionali di breve durata, caratterizzati da un’attività che deve essere svolta in presenza (della durata da 5 giorni a 1 mese) e da un’attività che deve essere svolta online (la cui durata non è specificata dal Programma).  Un BIP è dunque un’iniziativa didattica, la cui componente in presenza può essere assimilata ad una Summer/Winter School, ma che con l’aggiunta della componente virtuale, può raggiungere la durata anche di un anno accademico, rendendosi simile ad un insegnamento. Ogni BIP deve infatti rilasciare ai partecipanti almeno 3 ECTS.

Il nuovo programma, come quello precedente, consentirà sempre l’invio di studenti e personale docente e tecnico – amministrativo sia nelle cosiddette programme countries sia nelle partner countries, che sono i paesi terzi non associati al programma Erasmus+, con l’obiettivo di dare la possibilità a studenti e staff di vivere un’esperienza internazionale che consenta loro di affrontare sfide globali e di costruire una cooperazione sostenibile e di lunga durata con partner internazionali identificati in base alle proprie strategie. A differenza di quanto avveniva nel vecchio programma, dove la mobilità verso i paesi terzi era regolata e finanziata esclusivamente da una specifica azione, il nuovo programma includerà le azioni di mobilità verso i paesi terzi, rendendo tali azioni, nelle regole e nella richiesta di finanziamento, estremamente flessibili.