A Marzabotto il campo di Libera



E!State Liberi, il campo di impegno e formazione sui beni confiscati promossi da Libera, fa tappa a Marzabotto con l’obiettivo ad unire la memoria collettiva legata al tema della resistenza. Per una settimana un gruppo di 20 ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, incontreranno superstiti degli eccidi, rappresentanti delle associazioni ed enti che lavorano per la memoria, ma anche testimonianze di parenti di vittime delle mafie. Sono tanti gli appuntamenti che vedranno i ragazzi e le ragazze di Libera impegnati a vedere con i propri occhi e toccare con mano quanto accaduto a Marzabotto e Monte Sole.

Giovedì 26 agosto alle ore 15.30 presso la sede dell’Associazione “Al di là del Fiume” ci sarà l’incontro con Gianmario Siani, nipote del giornalista Giancarlo Siani, vittima della mafia, anche aperto al pubblico. Sabato 28 agosto alle ore 8.00 partenza dal Poggiolo Rifugio Re_Esistente per una camminata fino al Cippo di Monte Sole aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. All’arrivo ci sarà la posa della panchina realizzata dai ragazzi che hanno partecipato al campo “Culture della Resistenza” di E!state Liberi! Al rientro al Poggiolo si ha la possibilità del pranzo insieme.

“Il tema che unisce l’antimafia con la resistenza è l’idea di resistenza come di opposizione a qualcosa: ad una ingiustizia, alla mancanza di diritti, all’oppressione, ma condividono anche una parte costitutiva e cioè l’idea di un mondo migliore, di equità e, forse il più importante, la memoria” ha sottolineato Salvatore Celentano, responsabile organizzativo Libera Bologna.

“Abbiamo scelto di portare a Marzabotto uno dei campi di Libera, che solitamente si fanno su beni confiscati alle mafie, per creare l’unione fra memorie e resistenze a quelle che sono oggi le mafie, a quella che oggi è l’illegalità e rafforzare questo filo rosso che unisce la difesa della Costituzione” ha dichiarato Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto.

L’iniziativa è promossa da Libera, dall’Associazione “Al di là del Fiume”, che ospita i ragazzi, dal Comune di Marzabotto, dal Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, dall’Anpi, dall’Associazione familiari vittime eccidi nazifascisti di Marzabotto e la Scuola di Pace di Montesole.