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Camorra ed estorsioni: a Reggio Emilia i carabinieri conducono in carcere la figlia del boss

Accusata con altri 20 imputati, a vario titolo, di estorsione ai danni di imprenditori di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno, Cellole, Castel Volturno, Acerra e Roma dopo la condanna a 6 anni di reclusione, confermata in appello, in attesa che la sentenza divenisse definitiva era stata ammessa a beneficiare dei domiciliari a Reggio Emilia. Nel tardo pomeriggio di ieri però la 39enne K.B., figlia di F.B. detto “Cicciotto e mezzanotte” reggente indiscusso dell’omonimo clan camorristico, è finita in carcere per mano dei carabinieri della stazione di Corso Cairoli essendo divenuta definitiva la sentenza di condanna.

Al riguardo l’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, essendo divenuta esecutiva la sentenza di condanna a 6 anni per associazione di tipo mafioso, dovendo la donna  scontare  (detratto il periodo pre-sofferto prima in carcere e poi ai domiciliari) oltre un anno di reclusione, ha emesso l’ordine di carcerazione che vedrà la 39enne rimanere in carcere sino al 31.1.2023 data in cui sarà scarcerata se non detenuta per altra causa. Il provvedimento restrittivo è stato quindi trasmesso ai carabinieri di Reggio Emilia Principale, nel cui territorio la donna beneficiava dei domiciliari, che vi hanno dato esecuzione conducendo la donna in carcere.

 

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