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Con l’apertura di nuovi spazi si completa il progetto del ‘Biomedical Village’ di Mirandola

Dalla Regione 800mila euro. Oggi l’inaugurazione con l’assessora Salomoni

Inaugurazione ampliamento Tecnopolo Mirandola con assessore Salomoni

Nuovi spazi per laboratori d’impresa, uffici per startup e spin-off tecnologici, sale riunioni e ambienti di lavoro moderni e funzionali da condividere in coworking, con una superficie complessiva di 3.400 metri quadrati (2.400 per l’incubatore ‘TPM Cube’ e 940 metri quadrati per il Tecnopolo ‘Mario Veronesi’).

Sono i lavori effettuati negli edifici ‘TPM Cube’ e per l’ampliamento del Tecnopolo Mario Veronesi di Mirandola (MO) con i quali si completa il progetto del Biomedical Village: un vero e proprio villaggio della conoscenza e dell’innovazione, che comprende anche l’Istituto Tecnico Superiore ‘Nuove tecnologie della Vita’. Reso possibile grazie a un investimento complessivo di oltre 1,7 milioni di euro, di cui 812 mila dalla Regione.

L’inaugurazione questa mattina con l’assessora regionale alla Scuola, università, ricerca e agenda digitale Paola Salomoni, il sindaco del Comune di Mirandola Alberto Greco e il presidente dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, Alberto Calciolari.  Presenti anche il presidente e la direttrice della Fondazione ‘Democenter’, Roberto Zani e Barbara Bulgarelli.

Nel corso della mattinata si è anche svolta la tavola rotonda “Innovazione e competenze: sfide future del distretto biomedicale”, durante la quale si sono confrontati Carlo Adolfo Porro, rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Giuliana Gavioli, presidente dell’ITS Biomedicale di Mirandola, Emil Abirascid, fondatore e direttore della rivista Startupbusiness e la psicologa Eleonora Saladino.

L’ampliamento del Tecnopolo si colloca all’interno dell’attività di ‘Sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività e per il territorio’, promossa dalla Regione Emilia-Romagna. Un’azione che mira a rafforzare il distretto biomedicale mirandolese – che comprende principalmente la zona intorno a Mirandola e comuni limitrofi, nell’area nord della provincia di Modena- grazie a progetti di ricerca e sviluppo, percorsi di formazione e all’attrazione di nuove idee e nuove competenze, anche internazionali.

Tra i compiti del Tecnopolo, che rappresenta la punta di diamante del Biomedical Village, oltre alla ricerca, sviluppo industriale e formazione, c’è quello di generare e facilitare percorsi di innovazione per le imprese e per tutti i soggetti coinvolti nella creazione di nuovi prodotti, processi e servizi in ambito biomedicale.

Si tratta di un polo di eccellenza nel panorama italiano e internazionale che ha dimostrato il proprio ruolo strategico anche durante l’emergenza Covid-19, riorganizzandosi immediatamente e diventando laboratorio nazionale accreditato per i test di verifica qualitativa di dispositivi di protezione individuali. Il Tecnopolo ha infatti ricevuto oltre 900 domande da parte di aziende, istituti e soggetti pubblici e testato più di 400 materiali per produrre mascherine chirurgiche.

È gestito dalla Fondazione Democenter-Sipe: Centro di ricerca e di innovazione accreditato alla Rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e per la sua realizzazione sono stati investiti oltre 4,2 milioni di euro, 3,8 dei quali messi a disposizione dalla Regione.

Dichiarazioni

“Il potenziamento del Tecnopolo garantirà uno stimolo alla nascita di idee innovative e alla generazione di opportunità per le aziende e per il territorio- ha sottolineato l’assessora regionale Paola Salomoni-. Questo polo di eccellenza, nato nel cuore del distretto biomedicale mirandolese, è stato il simbolo della ricostruzione post sisma e ora è protagonista nella ripartenza dopo il lockdown. Grazie alle competenze specifiche del team nel quale operano scienziati di grande valore e all’utilizzo delle più recenti e avanzate tecnologie, è un luogo dove imprese e competenze scientifiche si incontrano per creare, risolvere ed accelerare opportunità produttive indispensabili per lo sviluppo del nostro territorio”.

“A sette anni dalla sua inaugurazione, il Tecnopolo di Mirandola Mario Veronesi è oggi il motore di un parco tecnologico di prestigio internazionale – ha dichiarato il presidente di Democenter, Roberto Zani – fulcro del distretto biomedicale che, con la scienza e l’innovazione, aumenta la sua attrattività per garantire lo sviluppo del territorio, della buona occupazione e della cultura del lavoro. L’ampliamento e i nuovi servizi dedicati a start up e spazi di collaborazione ed interazione con l’ecosistema locale permetteranno di accelerare ulteriormente le dinamiche di sviluppo, il miglioramento della competitività del settore e l’aumento dell’attrattività per giovani talenti e competenze scientifiche di alto profilo”.

“Nonostante le difficoltà legate alle recrudescenze della pandemia e al caro materie prime- ha spiegato il sindaco del Comune di Mirandola, Alberto Greco -, l’Amministrazione comunale ha portato avanti con continuità il sostegno – soprattutto logistico – a Democenter e al TPM Mario Veronesi. Si tratta di un impegno necessario oltre che imprescindibile, data l’importanza rivestita da queste strutture di ricerca per il distretto biomedicale, ma pure a livello provinciale, regionale e nazionale. In qualità di soggetto attuatore e con le risorse messe a disposizione da Regione Emilia Romagna, il servizio tecnico del Comune ha condotto gli interventi di: rifunzionalizzazione del così detto PMS27 (Blue School), da istituto superiore realizzato in emergenza a incubatore di Start-up e sede dell’ITS e l’ampliamento del TPM. Il primo intervento, concluso alla metà del novembre scorso (data fine lavori 12.11.2021), ha visto lavori per poco meno di 740.000 € (variante in corso d’opera da 100.000€ inclusa) e l’acquisto di arredi e attrezzature a cura degli uffici comunali, d’intesa e su richiesta di Democenter, per 232.000€ (su 322.000 € finanziati). Per questo immobile inoltre si è appena concluso un ulteriore intervento di manutenzione dell’impianto di raffrescamento ed è in corso l’iter per l’allaccio al teleriscaldamento. Vista l’ampiezza dell’edificio e al fine di andare incontro alle contingenti criticità di approvvigionamento energetico, l’Amministrazione sta anche valutando di dotare l’immobile di impianto fotovoltaico. Per quanto riguarda invece l’ampliamento del TPM, per cui l’importo dei lavori ha superato i 575.000€, sono in corso le ultime verifiche amministrative per il collaudo e la successiva autorizzazione dei Vigili del Fuoco. Nell’occasione l’Amministrazione ha anche accolto la richiesta di rifacimento della pavimentazione dei locali tecnici, fortemente ammalorata e che rischia di compromettere la piena funzionalità della struttura”.

 

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