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Sviluppo industrie culturali e creative, l’Emilia-Romagna nel consorzio internazionale vincitore del bando da oltre 150 milioni di euro per sei città

Tecnopolo di Bologna uno degli hub europei

Un sostegno complessivo di oltre 150 milioni di euro in sette anni, che consentirà a Bologna – insieme ad Amsterdam, Barcellona, Helsinki, Kosice e Vienna – di operare nel settore delle arti, della cultura e dell’economia creativa, con particolare attenzione agli aspetti del green e della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’inclusione sociale.

A vincere il bando dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) per la creazione della nuova Comunità della conoscenza e dell’innovazione per le Industrie culturali e creative (KIC ICC) è stato il consorzio ICE (Innovation by Creative Economy), a guida tedesca, composto da 50 partner di 20 Paesi europei, che ha ottenuto la migliore valutazione.

In questa “cordata”, la Regione Emilia-Romagna è rappresentata da ART-ER. Tra i partner italiani anche il CNR, l’Università di Bologna, attraverso ‘Una Europa’, la rete internazionale di università europee ad alta intensità di ricerca, e molti altri enti pubblici e privati del Paese.

“È davvero un nuovo, grande risultato di squadra- commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme agli assessori Paola Salomoni (Ricerca e Agenda digitale) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio)- che permetterà ai nostri operatori culturali e creativi di accedere a grandi opportunità di finanziamento e supporto. Al tempo stesso, l’Emilia-Romagna può aspirare a diventare sempre più punto di riferimento, a livello nazionale ed europeo, per quanto riguarda le politiche a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo delle filiere legate all’arte e alla cultura”.

Cosa succederà

La partnership ICE agirà attraverso 6 nodi, denominati Co-location centres, collocati dunque ad Amsterdam, Barcellona, Bologna, Helsinki, Kosice e Vienna.

Ai ‘nodi’ spetterà il compito di “incanalare” esigenze e aspettative dei sistemi locali e regionali, fornendo servizi adatti a ciascuna realtà e ai gruppi di stakeholder come, ad esempio, studenti, startup, investitori, istituzioni.

Il Co-Location di Bologna vedrà come partner ospitante ART-ER e si collocherà fisicamente presso il Tecnopolo, coerentemente con la “vocazione” internazionale dell’area e in stretta connessione con l’ecosistema dell’innovazione regionale.

Bologna opererà come punto di accesso all’offerta complessiva di servizi e opportunità della KIC e si rivolgerà come area principale di intervento alla zona del Mediterraneo. Sosterrà i processi di innovazione, digitalizzazione e collaborazione dell’intero sistema delle ICC, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e opportunità per il patrimonio culturale, le arti dello spettacolo e i settori creativi. Tra i focus principali di intervento, i big data e l’intelligenza artificiale, il sostegno ai talenti e la loro formazione, la creazione e l’accelerazione delle imprese (startup e Pmi) l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti.

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