Cura, attenzione e inclusione. Focus sui servizi dedicati alle persone con disabilità, al centro delle politiche sociali territoriali



Il Comune di Formigine, insieme a quelli di Fiorano Modenese, Maranello, Prignano sulla Secchia, Sassuolo, Frassinoro, Montefiorino e Palagano ha conferito all’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico la funzione fondamentale di progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni.

Attualmente a Formigine i disabili in carico ai servizi sociali sono 157, di cui 10 minori. Gli utenti che partecipano alle attività per il sostegno e l’integrazione lavorativa (gestite dalla cooperativa Gulliver) sono 86, mentre sono 23 quelli seguiti dal servizio di assistenza domiciliare (del quale si occupa la cooperativa Domus). Usufruiscono del servizio di trasporto per persone fragili e non autosufficienti più di 100 utenti, 17 dei quali utilizzano il trasporto scolastico. Tale servizio è gestito sia mediante affidamento in appalto alla cooperativa sociale “Idea servizi” che attraverso convenzioni con le associazioni di volontariato Avap, Auser e Astro.

A Formigine sono presenti due Centri Diurni per persone con gravi disabilità: Villa Sabbatini e L’Aquilone, che accolgono rispettivamente 21 e 23 utenti, e un Servizio di educativa territoriale per persone giovani con disabilità medio-lieve, che utilizza gli spazi dell’Oratorio Don Bosco e che accoglie 11 ragazzi.

Le associazioni di volontariato del nostro territorio che operano con soggetti fragili sono la San Gaetano, che porta avanti le attività di socializzazione e TuttoSiMuove, che si occupa di attività laboratoriali e socio-occupazionali anche attraverso il Centro del Riuso distrettuale che ha sede a Casinalbo.

Ad occuparsi dei minori disabili, quando esistono fragilità nella famiglia che richiedono interventi di monitoraggio, si occupa il nucleo “Tutela Minori”, mentre ai disabili che si avvicinano all’età adulta, viene proposto il percorso di accompagnamento in collaborazione con la Neuropsichiatria Infantile, prima della presa in carico da parte di un educatore dedicato. Il tutto per costruire un progetto di vita contenente l’insieme degli interventi sociali, sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali individuati come adeguati per rispondere ai bisogni del singolo.

“È questo un lavoro di squadra che fa sì che ogni situazione venga attenzionata nello specifico, con l’obiettivo di sostenere disabili e famiglie nello svolgimento delle attività quotidiane e nella massima autonomia possibile, attraverso l’inserimento lavorativo e la socializzazione” sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Roberta Zanni.

Inoltre, numerosi percorsi sono dedicati ai familiari che si prendono cura delle persone disabili. A questo proposito, l’Unione dei Comuni ha deciso di mantenere la disposizione di non applicare la soglia ISEE pari a 25mila euro per l’erogazione della “pausa di sollievo”, una tipologia di assistenza al domicilio.

“Mantenere alta l’attenzione verso i disabili e le loro famiglie: è questo uno degli impegni prioritari delle politiche sociali territoriali – conclude Zanni – Perchè la cura verso i più fragili, l’inclusione e l’accoglienza, il dare a tutti le stesse possibilità, sono basi fondanti del nostro essere comunità”.