Il tour della Regione nelle province dell’Emilia-Romagna per presentare il nuovo Sviluppo Rurale 2023-27

Oggi tappa a Piacenza



Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

La provincia di Piacenza ha nell’agricoltura uno dei suoi punti di forza. Dalle produzioni simbolo in pianura come la zootecnia e il pomodoro da industria, a quelle di collina tra cui vini e salumi pregiati. E l’intero sistema agricolo e agroindustriale piacentino guarda con molta attenzione agli investimenti previsti dal nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027.

Il punto sul nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027, per un’agricoltura che tenga insieme sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare al sostegno al reddito, alla ricerca e all’innovazione tecnologica, è stato al centro di un incontro oggi in città con il direttore generale Agricoltura della Regione Valtiero Mazzotti, la presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli e rappresentanti del mondo agricolo e agroalimentare provinciale.

“Prosegue l’impegno a favore di un settore fondamentale per l’economia regionale e il made in Italy, grazie a prodotti unici al mondo- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-. Dobbiamo accompagnare le imprese per sostenere la competitività, il reddito e l’innovazione”.
“Passa da qui la strada per nuova agricoltura- conclude Mammi- attraverso investimenti in innovazione e ricerca per le imprese agricole e agroalimentari, per garantire sostegno al reddito delle imprese, qualità delle produzioni, competitività e sostenibilità ambientale, economica e sociale. La Regione è già partita con i bandi della nuova programmazione, e con l’importante riallocazione di risorse per scorrere le graduatorie su bandi per il contrasto delle emissioni di ammoniaca e la filiera del latte”.

“Anche per le imprese agricole e agroalimentari il nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027 rappresenta -ha detto nel corso dell’incontro Monica Patelli, p- un sostegno fondamentale in termini di qualità, produttività, sostenibilità, innovazione e semplificazione. Ringrazio l’assessore Mammi per l’organizzazione di questo incontro, perché questo piano garantisce risorse importantissime per un settore trainante nell’economia del nostro territorio, che ha tanto da dire grazie alle eccellenze della nostra terra”.

Il nuovo Sviluppo Rurale 2023-27 in cifre

Complessivamente ammontano a 913,2 milioni di euro i fondi per lo sviluppo rurale da qui al 2027, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le Regioni del Centro-Nord: il 40% dall’Europa, quasi 372 milioni, e il restante 60% fra finanziamento statale (379 milioni) e regionale (162,5 milioni). Si tratta di oltre 132 milioni di euro in più rispetto alla programmazione europea 2014-20, considerati nel nuovo settennato 2021-27 anche i due anni del Psr di transizione 2021 e 2022.
Un risultato reso possibile, oltre che dal superamento del criterio dei parametri storici di riparto, dalla maggiore quantità di fondi europei ottenuta proprio nel biennio di transizione e dal maggiore cofinanziamento sia statale che regionale per il 2023-2027.
In dettaglio, 286 milioni andranno per sostegno al reddito e competitività, 404 milioni per ambiente e clima, 150 milioni per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e 51 milioni su conoscenza e innovazione.

Nel corso del 2023 saranno pubblicati i nuovi bandi, per un valore complessivo di 148,3 milioni di euro.
Gli obiettivi della nuova programmazione sono prima di tutto il sostegno della crescita occupazionale, del reddito e della competitività, poi le garanzie di dignità e sicurezza dei lavoratori e il ricambio generazionale.
L’altro pilastro è la qualità ambientale, il sostegno al biologico e la salvaguardia della biodiversità.
Terzo elemento fondamentale: la digitalizzazione, l’innovazione, la ricerca e l’attrattività dei territori più marginali.