Precisazioni della Prefettura circa l’attivazione di una struttura per richiedenti asilo nel territorio del comune di Montefiorino



Come noto, negli ultimi mesi si è notevolmente intensificato il fenomeno degli sbarchi di migranti sulle coste dell’Italia meridionale. Tale fenomeno ha determinato un deciso incremento dei trasferimenti disposti dal Ministero dell’Interno di richiedenti asilo in tutto il territorio nazionale.

La dislocazione in provincia di Modena, a partire dall’inizio dell’anno, di circa 1.600 migranti ha reso necessario incrementare il sistema di accoglienza, anche attraverso la attivazione di nuove strutture da parte degli enti gestori con i quali la Prefettura ha stipulato apposite convenzioni.

La disponibilità e la straordinaria generosità degli Enti locali, della Curia, del mondo dell’associazionismo e del volontariato hanno consentito che in provincia di Modena ad oggi si sia riusciti ad assicurare ai richiedenti asilo una accoglienza dignitosa, scongiurando la predisposizione di tendopoli.

In tale ambito, grazie alla fattiva collaborazione del Sindaco di Montefiorino, con il quale il Prefetto Camporota ha sin da subito avviato una interlocuzione, e alla disponibilità delle suore della Congregazione Figlie della Provvidenza per le Sordomute, è stata individuata in quel territorio una struttura idonea ad accogliere i migranti giunti a seguito degli sbarchi.

Sulla base di tali presupposti e dopo un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, l’11 settembre scorso il centro di accoglienza straordinaria per cittadini stranieri adulti richiedenti la protezione internazionale è stato attivato. Gli inserimenti dei migranti sono stati effettuati gradualmente, dall’ 11 settembre fino al 29 settembre 2023, data in cui si è raggiunta la quota di quaranta richiedenti asilo.

Gli stranieri provengono dal Gambia, Senegal, Camerun, Mali, Sudan, Guinea, Costa d’Avorio e Burkina Faso. Le stanze della struttura sono occupate ciascuna da 2 migranti, tranne che in tre stanze più grandi occupate da tre persone. Ogni stanza ha il suo bagno e in generale vi sono ampi spazi comuni.

L’organizzazione del Centro di Montefiorino prevede la presenza fissa di un operatore, che dorme in struttura, e la preparazione dei pasti sul posto. Per la gestione del centro, oltre alle varie figure previste dal contratto (psicologo, assistente sociale, operatore legale, direttore), è stata specificatamente individuata ed assunta un’ulteriore operatrice proveniente dal territorio di Montefiorino con esperienza pluriennale nel campo sociale. E’ in via di attivazione la rete internet che consentirà di avviare le lezioni di italiano in modalità a distanza, in attesa di individuare operatori del territorio che possano essere destinati alle attività di insegnamento.

Tutti gli ospiti hanno ottenuto il codice STP per ricevere le prestazioni sanitarie dovute in caso di necessità, in attesa di poter formalizzare la domanda di protezione internazionale presso la Questura di Modena, ricevere il permesso di soggiorno per richiesta asilo e poter fare l’iscrizione al sistema sanitario nazionale. Sono stati avviati, inoltre, positivi contatti con la locale parrocchia per l’organizzazione di attività di intrattenimento e socializzazione con gli ospiti.

Per quanto riguarda i paventati rischi per l’ordine e sicurezza pubblica, ad oggi non sono state segnalate particolari problematiche. In ogni caso sono state attivate le necessarie interlocuzioni con l’Arma dei Carabinieri.