Anche Gaggio Montano riceve il Premio Agenda Digitale 2023



Gaggio Montano è uno dei 27 Comuni dell’Emilia-Romagna (e uno dei 3 della Città di Metropolitana di Bologna) ad essersi aggiudicato il Premio Agenda Digitale 2023 istituito dalla Regione per valorizzare la digitalizzazione dei territori misurata secondo i parametri dell’indice regionale DESIER. Quest’ultimo è un indice sintetico composto da quattro dimensioni, ovvero connettività, capitale umano, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.

Nella giornata di giovedì 12 ottobre il sindaco Giuseppe Pucci ha partecipato alla consegna dei riconoscimenti andata in scena nella Sala 20 Maggio 2012 della Terza Torre della Regione Emilia-Romagna alla presenza, tra gli altri, dell’Assessora regionale all’agenda digitale Paola Salomoni. “La digitalizzazione è un’opportunità strategica per la crescita e per lo sviluppo dei territori” ha sottolineato Salomoni nel corso del suo intervento aggiungendo che, con questo Premio, si è deciso di “valorizzare gli esempi virtuosi di trasformazione digitale che fanno parte del nostro territorio e che hanno raggiunto i valori più elevati dell’indice DESIER 2023”.

Nello specifico Gaggio Montano è il comune che ha registrato l’aumento maggiore dell’indice DESIER tra 2022 e 2023 (+7,54%), ha visti raddoppiati gli utenti Spid ed ha attivato alcuni servizi per la crescita digitale del territorio come biblioteca e coworking. Nel complesso, gli indicatori che evidenziano il maggiore aumento sono distribuiti tra servizi pubblici digitali, capitale umano e integrazione delle tecnologie digitali.

“Le infrastrutture digitali sono a dir poco fondamentali per stare al passo coi tempi, a maggior ragione in un piccolo Comune appenninico – commenta il Sindaco di Gaggio Montano Giuseppe Pucci –. Siamo davvero felici di aver ottenuto questo premio che vuole essere solamente un punto di partenza in vista di un ulteriore sviluppo. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per rendere possibile tutto questo ed in particolare i dipendenti comunali che vi hanno lavorato”.