‘Mani per la vita’, in piazzale Sant’Agostino a Modena la ‘catena della sopravvivenza’

Per soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco



‘Mani per la vita’, in piazzale Sant’Agostino a Modena la ‘catena della sopravvivenza’Sei tappe per conoscere da vicino la cosiddetta ‘catena della sopravvivenza’ perché “ogni cittadino del mondo può salvare una vita”. Si terrà sabato 21 ottobre in piazzale Sant’Agostino a Modena, dalle 15 alle 18.30, l’iniziativa ‘Mani per la vita’, momento culmine della Settimana della Rianimazione Cardiopolmonare. Cosa fare se una persona si sente male? Come e quando usare il defibrillatore? A rispondere sarà la dimostrazione organizzata dal Servizio Emergenza Territoriale 118 dell’Azienda USL di Modena con i volontari di Anpas, Croce Rossa e Amici del Cuore.

In piazzale Sant’Agostino saranno allestite sei postazioni in cui gli operatori del 118 e i volontari mostreranno la ‘catena della sopravvivenza’, che racchiude tutte le procedure da compiere dalla persona che assiste ad un malore, compreso l’utilizzo del defibrillatore: la chiamata al 118, il massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dell’operatore al telefono, l’utilizzo del defibrillatore fino all’arrivo del mezzo di soccorso, una vera ambulanza presente all’evento solitamente usata anche per la formazione di alta qualità degli operatori.

Le ultime due postazioni sono dedicate alle manovre di disostruzione pediatrica e rianimazione cardiopolmonare, anch’esse fondamentali per intervenire in modo tempestivo sui bambini. Per partecipare sarà sufficiente presentarsi in piazzale Sant’Agostino e farsi accompagnare dagli operatori che, come veri ciceroni, guideranno i cittadini tappa per tappa, ciascuna allestita nei minimi dettagli, per permettere di cogliere nei minimi dettagli tutta una serie di azioni che spesso risultano fondamentali per stabilizzare le condizioni di persone colpite da arresto cardiaco improvviso.

 

I DATI

Ogni anno, in Italia, oltre 60mila persone sono vittime di un arresto cardiaco: secondo i dati di 118 Regione Emilia-Romagna, intervenendo rapidamente con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione molte persone potrebbero essere salvate, defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può portare la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.

In provincia di Modena sono attualmente presenti oltre mille defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) censiti nel Registro tenuto dal Servizio Emergenza Territoriale 118 di Modena: ogni defibrillatore, che sia per uso privato o in ambienti pubblici, deve essere regolarmente registrato. Questo registro è da diversi anni fulcro centrale dell’app DAE Responder, applicazione scaricabile su ogni smartphone da un cittadino maggiorenne, che, anche senza formazione, si sia reso disponibile a reperire ed utilizzare uno di questi defibrillatori in caso di arresto cardiaco nell’attesa dell’arrivo del 118. Solo nell’ultimo anno sono state oltre 1100 le nuove attivazioni dell’applicazione.

“La settimana della Rianimazione Cardiopolmonare vuole sensibilizzare la comunità sull’arresto cardiaco improvviso, che nella nostra provincia riguarda circa 12 persone la settimana – dichiara Luca Gherardi, Tecnico Soccorritore del Set 118 Modena -. L’obiettivo è quello di rendere consapevoli i cittadini sulle modalità di intervento partendo dal riconoscimento precoce di chi non risponde e non respira, effettuando una chiamata precoce ed efficace al 118. Le manovre suggerite via audio o video dagli operatori della centrale possono rivelarsi fondamentali, insieme all’uso del defibrillatore, per salvare la vita della persona colta da malore”.