San Prospero e Alberobello unite per creare una rete di solidarietà



Molto più di un semplice Patto di Amicizia. L’intesa stipulata con il Comune di Alberobello in data 2 dicembre ha rappresentato un passo fondamentale di un percorso che il Comune di San Prospero ha intrapreso da tempo. Da anni infatti San Prospero ha aderito al progetto internazionale “Comunità amica della persona con demenza”, allo scopo di promuovere una cultura di sostegno nei confronti sia delle persone colpite da questo problema, sia delle rispettive famiglie.

Fa attivamente parte di questo progetto anche il Comune di Alberobello che, con il patto siglato nel corso dell’incontro tenutosi il 2 dicembre nella cittadina pugliese, si è impegnato a promuovere uno scambio costante e duraturo con San Prospero. Tra gli obiettivi: mettere in campo una serie di iniziative che mirino non solo ad aiutare le persone con demenza, ma anche a far sì che le due comunità diventino più inclusive promuovendo la condivisione e l’incontro tra gruppi e individui. Tra le idee discusse nel corso del convegno ad Alberobello, c’è anche quella di realizzare a San Prospero il “Parco della Vita”, uno spazio multisensoriale aperto a tutti nel quale promuovere situazioni d’incontro per consentire ai cittadini di fare comunità, abbattendo le barriere e superando le differenze. L’Amministrazione comunale ha già iniziato a lavorare al progetto.

“Questo Patto di Amicizia non è solo un simbolo – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali e alla Sanità del Comune di San Prospero Glenda Garzetta – Si tratta di un impegno concreto per costruire un futuro più solidale e inclusivo. Vogliamo che questa unione diventi un esempio di come la collaborazione tra comunità possa portare a risultati tangibili e durevoli”.

“Questo Patto ha un valore enorme – commenta il Sindaco di San Prospero Sauro Borghi – Alla base c’è un programma di informazione su un disagio sanitario importante, che ogni anno tristemente colpisce moltissimi cittadini in tutta Italia. È fondamentale che la popolazione sia anzitutto consapevole del problema, motivo per cui ci stiamo facendo promotori di una campagna informativa che vada in questa direzione. Poi occorre creare progetti, infrastrutture e percorsi per far sì che le comunità diventino più solidali e, in una parola, migliori. Abbiamo già iniziato a lavorare in questa direzione insieme ad Alberobello”.