Studiata in Regione la “via” carpigiana ai tutori di strada

Progetto ripartito, esteso ai corsi Fanti e Cabassi



L’esperienza carpigiana dei “tutori di strada” è stata oggetto, questa mattina a Bologna, di una relazione nell’ambito di “Out-Fuori le mafie dal nostro futuro”, il ricco programma di iniziative organizzato dalla Regione per la “Settimana della Legalità”: intitolato “La sperimentazione degli Street Tutor”, l’appuntamento ha visto l’intervento di Davide Golfieri, comandante della Polizia Locale dell’Unione Terre d’Argine, che era accompagnato dalla assessora alla Sicurezza Mariella Lugli.

Dopo i saluti istituzionali di Giammaria Manghi, capo Segreteria politica della Presidenza regionale, si sono alternate le testimonianze di rappresentanti dei Comuni di Bologna, Cattolica, Imola e Parma, che hanno riferito sulle rispettive esperienze, nate in realtà e per esigenze molto diverse, ma tutte piuttosto positive.

La mattinata, fra i momenti conclusivi del programma “Out”, partiva dalla riforma della legge regionale del 2018 che aveva introdotto la nuova funzione dei cosiddetti “Street Tutor”, per « analizzare e approfondire i primi effetti e ricadute dell’introduzione di tale figura in attività di prevenzione dei rischi e di mediazione dei conflitti in spazi adiacenti ai locali e ai luoghi nei quali si svolgono eventi pubblici».

Per quanto riguarda l’operatività, il progetto dei “tutori di strada” in Centro a Carpi è ripartito da due venerdì, con l’estensione dell’attività anche a corso Fanti e corso Cabassi.