Pesca in montagna, si parte domenica 28 marzo

La polizia provinciale rilascia trote nei corsi d’acqua



Parte domenica 31 marzo la stagione della pesca sportiva nei corsi d’acqua di montagna che si concluderà in ottobre, mentre in pianura e collina è consentita tutto l’anno ma con regolamentazioni; complessivamente nel modenese l’attività coinvolge oltre nove mila pescatori e in questi giorni, la polizia provinciale, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, ha rilasciato esemplari di trote nei corsi d’acqua del territorio dell’alto Appennino modenese.

Le date, le regole, le attrezzature ammesse, la classificazione delle acque, i periodi e gli orari di pesca sono fissate nel calendario ittico, approvato dalla Regione, e disponibile sul sito:

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/pesca/temi/pesca-sportiva-professionale-acque-interne/calendari-ittici

Nel calendario sono elencate, tra l’altro, le zona a “rilascio obbligatorio” come quella, introdotta nel 2022, nel torrente Ospitale a Fanano, lunga circa un chilometro, in un tratto particolarmente suggestivo che scorre a fianco del sentiero storico della Romea nonantolana.

Tra le altre zone attivate per questo tipo di pesca figurano quelle sul Panaro dalla confluenza con il Rio Benedello a Guiglia al ponte di Casona di Marano, sullo Scoltenna tra il ponte di Prugneto e il ponte di Olina tra i territori di Montecreto, Pavullo e Sestola.

Nel provvedimento sono elencate anche tutte le specie a rischio per le quali sono previste forti limitazioni alla cattura, i divieti, le zone di protezione integrale e a regolamentazione speciale, comprese appunto le zone “non kill”. Con la legge di riordino, alle Province, in materia di pesca, come per la caccia, è rimasta l’attività di vigilanza e l’applicazione delle sanzioni amministrative, in coordinamento con le associazioni dei volontari.

Per tutti gli adempimenti amministrativi i pescatori fanno riferimento alla Regione Emilia-Romagna.