Pakistani che sfruttano i lavoratori, Filt Cgil Modena: “Non basta la repressione, ci vogliono le leggi che tutelano i lavoratori”



“Il recente arresto di 16 pakistani, la maggior parte residenti a Carpi (Mo) e occupati come corrieri presso due importanti società di spedizioni della provincia di Modena, con l’accusa di estorsione, minaccia, autoriciclaggio, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, fa suonare l’ennesimo campanello d’allarme sul mondo grigio degli appalti di manodopera, un mondo favorito nel corso degli anni da una crescente deregolamentazione legislativa e da società che preferiscono appaltare invece che assumere direttamente per risparmiare sui costi”, così una nota del sindacato trasporti Filt Cgil Modena.

“Un plauso va sicuramente alla Procura di Modena e alle forze dell’Ordine impegnate nell’indagine e nelle operazioni (Digos di Modena e Polizia di Stato di Carpi), ma la sola repressione non sarà sufficiente per ridurre o annullare questi fenomeni di sfruttamento e illegalità. Anche nella nostra ricca provincia sono presenti infatti delle condizioni di fragilità sociale e degli interessi economici che favoriscono irregolarità e illegalità nel mondo del lavoro.

Il mondo dei corrieri, sempre più in espansione in seguito alla diffusione del cosiddetto e-commerce, è costituito da migliaia di lavoratori che ogni giorno trasportano le merci su strada in condizioni di lavoro e di sicurezza spesso precarie. Si tratta di lavoratori alle dipendenze di società che hanno “contratti di servizio di trasporto” con le società più note del settore logistico, contratti non tutelati neppure dalla normativa sugli appalti, quindi senza responsabilità in solido verso il committente. Si tratta insomma di appalti-non appalti, in cui il lavoratore è ancora più esposto allo sfruttamento o al licenziamento illegittimo e pretestuoso. Si tratta di un sistema che di per sé apre le porte alla possibilità di ricattare e sfruttare il lavoratore”, aggiunge Filt Cgil Modena.

“L’episodio della banda di pakistani di Carpi non è un episodio isolato, ma il sintomo di un sistema che favorisce lo sfruttamento del lavoro – dichiara Marco Bottura segretario Filt/Cgil Modena. – Non è solo un problema di malavita, ma è anche un problema sociale”.

La Filt Cgil è impegnata nella trattativa del rinnovo del contratto nazionale della logistica e trasporto merci per estendere ai “contratti di servizio di trasporto” le tutele previste per i “contratti di appalto”.

“E’ necessario cambiare le leggi – continua Bottura – per ridare diritti ai lavoratori e non abbandonarli in uno stato di ricattabilità permanente. La recente campagna di raccolta firme per i referendum abrogativi proposti dalla Cgil va in questa direzione. In questi mesi saranno svolte le assemblee tra i lavoratori proprio per esercitare democraticamente questo diritto al lavoro stabile, dignitoso, sicuro e tutelato”.