Uno degli appuntamenti natalizi più attesi in Appennino, il presepe vivente di Villa Minozzo, andrà quest’anno in scena in due serate. La prima sabato prossimo (20 dicembre) e la replica sabato 27 dicembre.
“Promosso da oltre vent’anni dalla Parrocchia del capoluogo, col patrocinio del Comune – afferma il sindaco Elio Ivo Sassi – coinvolge da sempre tutta la comunità villaminozzese. Il cuore del borgo si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, grazie ai volontari che, edizione dopo edizione, donano tempo ed energia per mantenere viva una tradizione che unisce fede, memoria e identità”.
“Il Sogno dell’Angelo” è il tema che, grazie a una voce narrante, accompagnerà i partecipanti lungo il percorso, “che contemplerà – spiegano gli organizzatori – una serie di scene, dall’annunciazione alla natività, all’arrivo dei Re Magi. Il cammino sarà pure arricchito da musiche e ambientazioni curate nei minimi dettagli, con il coinvolgimento dal vivo di grandi e piccini, fra cui il neonato che interpreterà, coi suoi genitori, Gesù bambino”.
I figuranti, in costumi d’epoca, “interpreteranno anche – si prosegue – scene di vita quotidiana e antichi mestieri, come il fabbro, il calzolaio, il cestaio, la lavandaia. Saranno inoltre presenti i soldati romani e, naturalmente, i pastori. Non mancheranno infine locande e taverne, con la possibilità da parte del pubblico di apprezzare i nostri prodotti tipici, dalla polenta alle focacce, cotte direttamente nei forni a legna del centro storico, ad altre specialità, come cioccolate, vin brulé, tè caldi e biscotti caserecci”.
L’apertura dell’evento è prevista per le 18.30, con inizio della rappresentazione alle 20, quando “l’illuminazione pubblica si spegnerà – si rileva – e, alla sola luce delle torce, gli spettatori parteciperanno attivamente al racconto camminando e lasciandosi avvolgere dalle immagini, dai suoni, dai profumi e dal calore umano che questa esperienza sarà in grado di offrire ad ognuno, adulti, anziani e giovani”.
Lungo il paese saranno poi ammirabili diverse gigantografie presepistiche, fra cui alcune immagini fotografiche delle edizioni precedenti, e quattordici presepi tradizionali, di cui dodici opera del noto maestro locale Antonio Pigozzi, di Gazzano, artista di fama internazionale, e due provenienti dall’Austria.
“Il nostro presepe vivente – conclude il primo cittadino Sassi – rappresenta non solo un momento di forte valore religioso, sociale e culturale, ma anche una significativa occasione di valorizzazione del territorio e delle sue memorie. Ringraziamo per la passione e l’impegno tutti gli organizzatori e le associazioni, le realtà imprenditoriali e di servizio che anche quest’anno contribuiscono alla realizzazione della manifestazione”.

