Ripartono le lezioni d’Europa alle superiori reggiane



Europa ed europeismo, oggi di gran moda grazie anche all’incarico conferito a Mario Draghi, a Reggio Emilia sono di casa da tempo. Prova ne è “What Europe does for me – Cosa fa l’Europa per me”, il percorso formativo promosso da ben tre anni dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione E35, che nelle due prime edizioni ha permesso a circa 4.000 studenti di conoscere il funzionamento dell’Unione europea e le opportunità che questa offre ai propri cittadini, a partire proprio dai giovani. Un’iniziativa molto apprezzata dalle scuole superiori di Reggio e provincia, che non si è fermata neanche durante i mesi dell’emergenza sanitaria, lockdown compreso: nel corso della scorsa edizione, fra marzo e maggio 2020, oltre 400 studenti hanno infatti partecipato ai webinar di approfondimento tematico su politiche e programmi dell’Unione europea.

Ieri pomeriggio, sempre da remoto, è così partita la terza edizione di “What Europe does for me”. Il primo webinar – apertosi con il saluto della vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi, e tenuto da Martino Soragni e Francesca Tamburini della Fondazione E35 – ha coinvolto ieri classi di Ariosto-Spallanzani, Filippo Re, Galvani-Iodi, Matilde di Canossa, Nobili e Scaruffi-Levi-Tricolore di Reggio, Carrara di Guastalla, Einaudi di Correggio e Gobetti di Scandiano. Già 1.200 gli studenti iscritti ai webinar in programma per le prossime settimane dei primi due moduli introduttivi, che tratteranno della storia dell’integrazione europea e del funzionamento delle principali istituzioni Ue. Il percorso formativo, che si concluderà in aprile, prevede anche un terzo modulo, di approfondimento tematico, con vari appuntamenti dedicati alle politiche europee e a temi di attualità quali il Recovery Fund, la Brexit e il Green Deal europeo.

“Portare in Europa i nostri giovani è da sempre uno degli obiettivi della Provincia che dal 2009, grazie a un apposito Ufficio Politiche comunitarie poi confluito nella Fondazione E35, ha permesso a ben duemila ragazzi reggiani di effettuare stage all’estero – spiegano il presidente Giorgio Zanni e la vicepresidente Ilenia Malavasi – Nella speranza di poter presto riproporre queste esperienze importantissime, non solo dal punto di vista formativo, è comunque fondamentale proseguire anche in questo lavoro di conoscenza dei meccanismi, del funzionamento e delle opportunità delle istituzioni europee da parte dei nostri giovani, il cui protagonismo è decisivo per il futuro di Reggio, dell’Italia e dell’Europa”.

“Siamo molto orgogliosi degli importanti risultati raggiunti sul fronte della promozione della cittadinanza europea, in particolare tramite le attività di formazione e sensibilizzazione che come Fondazione E35 realizziamo a favore dei giovani del territorio – commenta la presidente di Fondazione E35, Alessia Ciarrocchi – Crediamo che il successo di iniziative come “What Europe Does For Me” sia un chiaro indicatore di quanto il nostro sia un territorio attento ai valori e agli ideali europei e ricettivo rispetto alle numerose opportunità che l’Ue mette a disposizione”.