Finale Emilia: l’orchestra Spira Mirabilis al chiostro del Seminario con una serenata di Dvořák



    SpiraMirabilis-ph-prampoliniVenerdì 4 luglio alle ore 21.15, il chiostro della Chiesa del Seminario di Finale Emilia, ospiterà l’orchestra Spira Mirabilis che proporrà la serenata per fiati, violoncello e contrabbasso in re minore opera 44 di Antonín Dvořák.

    Spira Mirabilis è un progetto che ha il gusto per pagine musicali ricercate, e il nome di una figura geometrica, la spirale logaritimica, che risulta sempre sovrapponibile a se stessa: allo stesso modo questo complesso mantiene la propria identità indipendentemente da quanti musicisti ne prendano parte.

    Il particolare che caratterizza l’eccezionalità dell’organico è che non hanno un direttore. I diversi musicisti che la compongono – giovani strumentisti europei, tutti professionisti, che suonano in compagini di primissimo  piano a livello internazionale – si danno appuntamento con una partitura scelta ogni volta dal repertorio cameristico o sinfonico per approfondirne lo studio e la conoscenza elaborando una idea comune, nuova e nella quale ciascuno si riconosca.

    In questa occasione hanno messo in cantiere un progetto sulla musica di Antonín Dvořák, focalizzandosi sulle due serenate, op.22 per archi e op.44 per fiati, con violoncello e contrabbasso aggiunti, composte rispettivamente nel 1875 e nel 1878 e suddividendo l’orchestra in due ensemble. Il fatto di studiare contemporaneamente due lavori dello stesso genere permette di metterne a fuoco le similitudini di linguaggio, ampliando il respiro dell’interpretazione del singolo brano: l’obiettivo è quello di dare una lettura coerente e condivisa di entrambi i brani, organizzando le prove in modo che un ensemble segua e commenti il lavoro dell’altro e viceversa.

    A differenza del suo mentore Brahms, che aveva usato la forma della serenata come un passo intermedio verso la grande scrittura sinfonica, Dvořák ritorna all’origine settecentesca della serenata, concependola come una serie di brani di breve respiro, da “intrattenimento”, di carattere molto piacevole. Si sente nei diversi movimenti delle due serenate la presenza del carattere folklorico, delle danze di origine slava, presenti in tutta la produzione di Dvořák, cameristica e sinfonica.

    Nonostante si tratti di due opere affini per molti aspetti, il fatto di ascoltarle in due sere e due luoghi diversi permetterà di valorizzare la differenza tra i due mondi sonori degli archi e dei fiati, dando ad ognuno il proprio spazio, il proprio respiro.

    A Finale e Mirandola, rispettivamente venerdì 4 e sabato 5 luglio sarà possibile ascoltare la Serenata per fiati, violoncello e contrabbasso in re minore op. 44, mentre domenica 6 luglio a Concordia sulla Secchia, verrà proposta la Serenata per archi in mi maggiore op. 22.