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Al via i lavori per il Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile

Hanno preso il via questa mattina in Città metropolitana i lavori per la definizione del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. All’incontro, aperto dal vicesindaco metropolitano Fausto Tinti e dalla vicesindaca del Comune di Bologna Valentina Orioli, hanno partecipato in video collegamento i Presidenti delle Unioni dei Comuni, i rappresentanti di associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, società partecipate, Università e mondo della ricerca, Terzo settore, Fondazioni, Diocesi di Bologna e Imola, gli attori chiave del sistema educativo, sociale e della sanità a partire dal Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana Giuliano Barigazzi e dai vertici delle aziende sanitarie, il presidente della Destinazione Turistica Matteo Lepore, il Consigliere metropolitano con delega a Pianificazione e Mobilità sostenibile Marco Monesi.

Il nuovo Patto individuerà le azioni che siano motore della “crescita sostenibile” del nostro territorio in una visione che colleghi economia, occupazione, benessere sociale e tutela ambientale, per accompagnare il sistema metropolitano in questa delicata fase, nella piena consapevolezza che non ci sono le condizioni per una mera ricostruzione dell’equilibrio precedente.

Il Patto non sarà un nuovo strumento di programmazione che si aggiunge agli altri, ma contribuirà da un lato ad aggiornare gli strumenti esistenti, e dall’altro selezionerà alcuni progetti concreti e partecipati volti a sostenere le persone maggiormente esposte (disoccupate e disoccupati, sottoccupate e sottoccupati, anziani, giovani, donne, bambine e bambini), a dare valore alle risorse ambientali, a supportare le aziende e il modo del no profit.

Le prossime tappe del Patto – la cui attuazione sarà in capo direttamente al sindaco metropolitano Virginio Merola proprio per la sua rilevanza e la interrelazione tra i tanti temi – prevedono un incontro il 23 settembre per condividere un primo documento di lavoro con priorità generali e indice del documento programmatico e, entro ottobre, l’approvazione del documento programmatico.

“L’epidemia sanitaria – ha affermato durante l’incontro Tinti – determinerà a cascata la più forte crisi sociale ed economica dal secondo dopoguerra, richiedendo l’adozione di politiche che siano in grado rispondere ai nuovi bisogni emersi.

Gli effetti della crisi pandemica si riverbereranno in modo pesante sulla occupazione: nel 2019 avevamo finalmente recuperato il tasso di occupazione pre-crisi, non c’è dubbio che si delineerà sul fronte dell’occupazione una forte rarefazione dell’offerta di nuovo lavoro e scenari di licenziamento per gli occupati.

Le disuguaglianze tenderanno ad aumentare anche nel nostro territorio, se non riusciremo a definire insieme un’azione decisa e tempestiva per ridefinire in modo integrato le strategie di sviluppo sostenibile del nostro sistema territoriale, e insieme gestire nei prossimi mesi l’impatto della recessione, sostenendo le persone e le imprese, e contrastando, insieme, i rischi di perdita di posti di lavoro”.

Il Patto si vuole inserire nel processo di definizione della programmazione del nuovo settennio europeo e dei nuovi fondi previsti dalla UE post Covid, portando la visione e le progettualità della città metropolitana al livello regionale nell’ambito del nascente Patto per il Lavoro e per il Clima presentato lo scorso 5 agosto dal Presidente Stefano Bonaccini.

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