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L’Istituto “P. Levi” di Vignola progetta il lucchetto intelligente e sale sul podio del contest europeo House of the Future

La ricerca e l’innovazione made in Vignola vengono riconosciute e premiate a livello internazionale: l’Istituto “P. Levi” ha infatti conseguito un eccellente risultato, piazzandosi al terzo posto assoluto nel contest House of the Future promosso dall’Unione Europea, che ha visto gareggiare una ventina di squadre composte da studenti universitari e delle scuole superiori di sei Paesi (Italia, Germania, Austria, Croazia, Slovenia e Polonia), impegnate a progettare funzioni innovative ad alta tecnologia per oggetti di uso quotidiano.

I giovani studenti degli indirizzi Meccatronica e Automazione dell’istituto vignolese – coordinati dagli insegnanti Carla Cavazzuti, Simona Cannazza ed Umberto Leonardi – hanno messo a punto il progetto di uno smart lock (lucchetto intelligente) dotato di funzionalità assolutamente originali: apertura con impronta digitale, chiusura automatica ad orari programmabili, monitoraggio a distanza degli stati aperto/chiuso. Talmente innovativo da meritarsi il podio ed il relativo premio: un voucher dal valore di 750 euro, utilizzabile per acquistare libri e materiale didattico.

La partecipazione dell’Istituto “P. Levi” alla competizione internazionale è stata supportata e coordinata da Crit Srl, centro vignolese specializzato nella ricerca, analisi ed innovazione tecnologica applicata all’industria. Sono dunque due le realtà vignolesi che si sono distinte in questo contest, realizzato all’interno del progetto Interreg Synergy dell’Unione Europea che è promosso per facilitare la cooperazione transnazionale nel settore della ricerca e dello sviluppo industriale, ed ha messo in competizione, insieme agli studenti, anche ricercatori, piccole e medie imprese e start-up delle sei nazioni partecipanti.
La gara europea ha coinvolto complessivamente circa 50 allievi del “P. Levi”: i ragazzi sono stati suddivisi in alcuni gruppi, ognuno dei quali ha ideato una soluzione innovativa, sviluppandone poi un modello in 3D ed accompagnandola con un dettagliato report in inglese. Ed è stata proprio una delle squadre vignolesi (che, ispirandosi ai supereroi dei telefilm giapponesi, aveva scelto come nome di battaglia Power Rangers) ad aggiudicarsi il terzo posto in classifica. Piazzamento tanto più significativo se si pensa che le prime due posizioni sono state occupate da team composti da studenti universitari di Croazia e Germania, quindi più grandi e più avanti negli studi rispetto ai concorrenti italiani.

La proclamazione ufficiale dei vincitori del contest è stata realizzata nei giorni scorsi in videoconferenza. Nell’occasione è stata attribuita da parte della giuria anche una menzione speciale ad un’altra squadra dell’Istituto “P.Levi: si tratta del team Krusty Krab, ideatore di un piatto da viaggio con controllo digitale, capace di riscaldare o raffreddare le pietanze.
“Siamo davvero soddisfatti che i nostri ragazzi abbiano saputo distinguersi ed eccellere in questa competizione tecnologica internazionale: è la conferma che – in sinergia con le aziende e gli Enti del territorio – il nostro istituto non fornisce soltanto competenze disciplinari specialistiche, ma aiuta gli studenti ad acquisire quelle soft skills, come l’attitudine al lavoro di squadra, la flessibilità ed il problem solving, che rappresentano la carta vincente per il prosieguo degli studi e per l’ingresso nel mondo del lavoro” dichiara la dott.ssa Stefania Giovanetti, dirigente scolastico del “P. Levi”.
“Come esperti di innovazione tecnologica e ricerca applicata ci fa particolarmente piacere aver accompagnato i ragazzi del Levi in questa esperienza didattico-formativa – sottolinea Marco Baracchi, Direttore generale di Crit Srl – perché può essere di stimolo a proseguire gli studi in questo ambito, così strategico per la nostra attività e per le aziende del territorio. Desidero ringraziare anche i nostri partner di Mark One, startup innovativa che ha realizzato i modellini 3D per le tre squadre vincitrici”.
“Nel 2014, seguendo la mia passione, ho realizzato la mia prima stampante 3D: quella stessa passione che ho rivisto nei ragazzi che hanno partecipato a questa competizione” afferma Marco Zani, fondatore e CEO di Mark One. “Per me e per il nostro team è stato un piacere aiutare i ragazzi a stampare i loro progetti per il contest House of the Future”.

Oltre a Crit e all’Istituto “P.Levi” il progetto House of the Future ha visto la partecipazione di Wroclaw University of Technology (Polonia), Profactor GmbH (Austria), Technical University Chemnitz e Karlsruhe Institute of Technology (Germania), Jožef Stefan Institute (Slovenia), Science and Technology Park of the University of Rijeka (Croazia).

 

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