Da villa confiscata a luogo per le donne in difficoltà



Procede il progetto per la realizzazione a Fogliano di una struttura ricettiva per l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza, ragazze madri o in difficoltà. Sorgerà nella villa di via Fondo Val Grizzaga confiscata alla criminalità organizzata, sequestrata dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e assegnata al Comune di Maranello, che ha deciso di restituirla alla comunità con un intervento che trasformerà l’edificio in un luogo di riscatto per donne in difficoltà, grazie al progetto dell’amministrazione comunale “Orme di legalità: sui passi delle donne coraggiose” che ha ottenuto un importante finanziamento da parte della Regione Emilia-Romagna.

L’obiettivo è la creazione, all’interno della villa confiscata, di una struttura ricettiva nella quale potranno lavorare donne inviate dal Centro Antiviolenza o dai Servizi Sociali per provare a dare una svolta alla propria condizione di disagio. Il raggiungimento di questo obiettivo si intreccia con un altro progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, “I passi delle donne coraggiose”, finalizzato a rafforzare percorsi di uscita per le donne dalla violenza e dalla fragilità, offrendo l’opportunità di una seconda chance di lavoro nei servizi presso la villa. Una nuova possibilità di inserimento sociale, di ritorno alla vita lavorativa e di relazione dopo esperienze traumatiche e drammatiche, che si inserisce nel contesto più ampio delle politiche contro la violenza sulle donne intraprese dall’Unione dei Comuni. Un percorso fortemente voluto dalle amministrazioni e che ha consentito l’apertura del Centro Antiviolenza Tina con lo sportello di ascolto, la consulenza legale e la reperibilità h24 per le emergenze.

“Le politiche di assistenza devono essere accompagnate da percorsi di autonomia e ricollocazione sociale – afferma l’Assessore alla Legalità e alle Pari Opportunità Mariaelena Mililli – questo è il motivo per cui abbiamo deciso di coniugare la restituzione di un bene confiscato all’opportunità di acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro per tutte quelle donne che per vari motivi si trovano in una situazione di fragilità”. “Siamo ormai a buon punto con l’intervento dal punto di vista dei lavori”, aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Chiara Ferrari. “Il primo stralcio che si è concluso da poco ha visto la realizzazione di una parte significativa delle modifiche strutturali, necessarie per permettere di adattare l’edificio esistente alle nuove esigenze di accoglienza del progetto. Contiamo di proseguire nei prossimi mesi con gli ultimi interventi per rendere questo luogo pienamente operativo”.

L’intervento prevede la realizzazione di camere per gli ospiti, il rifacimento e la messa a norma degli impianti, opere di rifinitura o sistemazione degli elementi abusivi. Nelle settimane scorse si è conclusa la prima parte dei lavori, che riguarda oltre metà dell’edificio (parte del seminterrato, dell’esterno, tutto il piano terra e il sottotetto), con un costo di 275 mila euro di cui 200 mila finanziati dalla Regione. Il secondo stralcio, per il completamento dei lavori, ha ottenuto nuovamente un importante contributo da parte della Regione Emilia-Romagna e verrà messo a gara nel 2021. L’immobile era stato sequestrato nell’ambito dell’indagine (convenzionalmente denominata Point Break), condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Modena dal 26 luglio 2006, giorno dell’attentato esplosivo presso all’Agenzia delle Entrate di Sassuolo (MO). L’attività consentì di ricondurre l’attentato ad un’azione di matrice mafiosa e di trarre in arresto sette persone di origine calabrese per il reato di reimpiego di denaro della cosca di ’ndrangheta  “Arena” di Isola di Capo Rizzuto (KR), reato attuato mediante società del modenese (oltre che di reati fallimentari e tributari ed una tentata estorsione). Il nucleo Investigativo dei Carabinieri di Modena, nell’ambito di un più ampio sequestro preventivo di beni, tra i quali figurava anche la villa di Maranello, la sottrasse dalle mani della criminalità organizzata, all’epoca di proprietà di un imprenditore, oggi 46 enne, tratto in arresto nella predetta operazione. A seguito della Sentenza della suprema Corte di Cassazione del 2014, la villa di Maranello è stata definitivamente confiscata ed è successivamente divenuta di proprietà del Comune.