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Vaccino, Ballotta (Cisl): “Subito una legge su obbligatorietà e protocolli nei luoghi di lavoro”

«Ci vuole una campagna di vaccinazione capillare e veloce. Non sarebbe, poi, affatto scandaloso se fosse approvata una legge sull’obbligatorietà della vaccinazione». Lo afferma il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta, per il quale la responsabilità è delle istituzioni, ma nessuno può chiamarsi fuori.

Per il segretario Cisl prima è meglio informare e persuadere, ma se questo non basta è necessario imporre l’obbligo di vaccinarsi.

«L’obbligatorietà della vaccinazione può essere stabilito solo da una legge – dice Ballotta – Quindi è fuori luogo l’attuale dibattito se il datore di lavoro possa o no licenziare un lavoratore che rifiuta il vaccino anti Covid, considerato un presidio indispensabile per proteggere la salute propria e altrui nei luoghi di lavoro. Dal punto di vista sindacale questo non sarebbe accettabile.

Se una legge non stabilisce l’obbligo di vaccinarsi, allora nessun datore di lavoro può arbitrariamente decidere il licenziamento».

Poiché la priorità è vaccinare tutta la popolazione, il segretario della Cisl Emilia Centrale auspica un impegno comune delle parti sociali a favore della vaccinazione.

«Riprendiamo e aggiorniamo i protocolli tra imprese e sindacati che abbiamo firmato a marzo, quando il vaccino non era neppure all’orizzonte – propone Ballotta – Per far fronte a questo compito straordinario di tutela della salute di tutti i lavoratori, senza fermare le attività, siamo pronti a favorire le vaccinazioni nelle fabbriche e uffici. Servono procedure accelerate mettendo in campo, previa la loro vaccinazione, sia i medici di famiglia che i medici competenti (cioè quelli nominati dai datori di lavoro). Il fattore tempo è essenziale, serve una sinergia tra la sanità pubblica e quella privata».

Quanto alle resistenze a vaccinarsi che si stanno registrando anche a Modena nelle strutture sanitarie e per anziani, i cui dirigenti considerano indispensabile la somministrazione a tutto il personale, per il segretario Cisl bisogna prevenire le sanzioni e i relativi contenziosi.

«Per evitare le carte bollate la via più efficace sono gli accordi – insiste Ballotta – Proponiamo di riprendere quel dialogo tra le parti sociali, nel privato come nel pubblico impiego.

Tra l’altro anche il personale della scuola potrebbe essere presto inserito nelle categorie prioritarie e trovarsi nella stessa situazione.

Le istituzioni, però, devono assumersi le proprie responsabilità: per questo – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – è necessario che il Parlamento legiferi subito».

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