Terze dosi, sessioni vaccinali in Appennino: tappe a Zocca e Montese



foto di Paolo Righi

Le terze dosi ‘salgono’ in montagna per raggiungere i Comuni più lontani e garantire una somministrazione più agevole alle persone più fragili. Sono in programma nelle prossime settimane due appuntamenti, organizzati dal Punto Unico Vaccinale del Distretto Sanitario di Vignola, dedicati alle dosi booster rivolte agli over 60 e contribuire così al proseguo con slancio della campagna vaccinale sul territorio. In particolare, le due sessioni vaccinali si terranno a Zocca e Montese con precedenza a pazienti over 80 e con elevata fragilità.

A Zocca l’appuntamento – 100 le vaccinazioni previste – è per martedì 16 novembre dalle 8.30 alle 13.30, presso il Poliambulatorio in Via Mauro Tesi 167/A

A Montese la vaccinazione si terrà invece giovedì 18 novembre presso il Poliambulatorio in via Panoramica 50, dalle 8.30 alle 13.30, con sempre un centinaio di dosi somministrate.

Gli over 80 e fragili, destinatari delle dosi booster, cui sono già stati assegnati gli appuntamenti sul Punto Vaccinale di Vignola possono spostare l’appuntamento o prenotarsi per le due sessioni in montagna telefonando al numero del call center 0592025333 o allo 059435333.

Tutte le informazioni sulle dosi booster e la documentazione necessaria per la vaccinazione sono disponibili alla pagina: www.ausl.mo.it/vaccino-covid-dose-booster

Da quando sono cominciati i richiami per la somministrazione delle terze dosi agli over 80 ho ricevuto diverse segnalazioni di difficoltà legate agli spostamenti dei più anziani; per questo mi sono rivolto immediatamente alla Direzione Sanitaria di Vignola, che ringrazio come sempre per la disponibilità ed efficienza – dichiara il sindaco di Zocca, Federico Ropa -. In Appennino l’età media è molto elevata e anche per questo è fondamentale che i servizi sociosanitari siano sempre più alla portata di tutti”.

Sono felice di questa giornata dedicata alle terze dosi – afferma il sindaco di Montese, Matteo Deluca -. Rendere i servizi sanitari più capillari sui territori periferici credo debba essere una priorità per garantire maggiore tutela alle persone fragili”.