In Paggeria Arte inaugura “RAMA”



La galleria d’arte Magazzini Ciminali, il 19 febbraio alle ore 18, inaugurerà “RAMA”, mostra dell’artista Leo Bellei, presso gli spazi della Paggeria Arte del Comune di Sassuolo.

Carlo Alberto Zini, curatore dei Magazzini Criminali, in passato ha già collaborato con Leo Bellei e ancora una volta ha deciso di organizzare con lei un evento, nel quale si spazierà da alcuni quadri delle serie Dive ad una serie di disegni su tela e carta, aventi per la maggior parte sempre soggetti femminili.

Questa mostra intitolata “RAMA”, che in spagnolo significa rami, ci darà la possibilità di fare un viaggio conoscitivo dell’artista, all’interno in un arco di tempo di 12 anni, potendo così osservare le varie “ramificazioni” del suo percorso espressivo.

Nelle sale di Paggeria Arte, potrete vedere la serie “Dive a puzzle”, opere rappresentanti della fase di deframmentazione inconscia dell’artista.

Si tratta dunque di quadri che ricompongono o scompongono l’immagine su tante tele di diverse dimensione e altezze.

Opera regina di questa serie, sia per le sue dimensioni (300x 280cm) che x il suo soggetto, la meravigliosa Monica Vitti, è senza dubbio il quadro intitolato “Incomunicabile”, 38 singoli pezzi che uniti ricreano il volto della tanto amata attrice.

Proseguendo arriverete alla fase in cui l’artista ricerca una semplificazione espressiva, ritornando così a poco a poco all’ uso della linea pura del disegno su tela o carta.

Leo Bellei attraverso questi disegni, rappresenta a suo modo, il continuo intersecarsi della figura femminile con il mondo degli animali e della natura, ritraendo i vari sentimenti, le debolezze e le paure nascoste di donne che devono affrontare le prove della vita, senza veli o travestendosi o circondandosi d’innumerevoli e bizzarri personaggi per poter sopravvivere.

Al termine di questa passeggiata tra quadri e disegni, starà al visitatore stesso decidere cosa captare dal messaggio che Rama voleva trasmettere.

Lasciarsi dunque semplicemente allietare dalla visione di queste aggraziate figure o fermarsi e riflettere come l’arte possa essere, non solo portatrice di bellezza, ma anche una zattera a cui aggrapparsi, per poter navigare nei fiumi della vita.