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Case green e truffe sui bonus, per l’Ordine degli Ingegneri di Modena serve una svolta decisa

Una svolta decisa per rilanciare il settore edilizio, sbloccando il problema dei crediti, prevenendo e reprimendo le truffe connesse ai vari bonus governativi ed attrezzandosi per affrontare con serietà e coerenza il piano europeo di efficientamento energetico degli edifici. E’ questa l’esortazione che arriva dall’Ordine degli Ingegneri di Modena, che si rivolge pubblicamente a tutti i soggetti coinvolti (amministratori pubblici, proprietari, progettisti e costruttori) affinché ogni attore contribuisca secondo le proprie competenze e responsabilità.

“Gli Ingegneri di Modena hanno fin dall’inizio sollevato perplessità e critiche sull’operazione bonus 110% – sottolinea Gabriele Giacobazzi, Presidente dell’Ordine modenese – consigliando di non farsi travolgere da parole d’ordine affrettate, pronunciate sulla base di entusiasmi troppo facili e, a volte, interessati. Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, dunque, lo stop alla cessione dei crediti fiscali maturati con i bonus edilizi deciso dal Governo e la posizione dell’UE che insiste, giustamente, sull’efficientamento energetico degli immobili obbligano tutti coloro che hanno un ruolo nella filiera dell’edilizia ad un profondo ripensamento. In primo luogo, dovrà essere risolto, in tempi certi, il problema dei crediti regolarmente maturati ma rimasti ‘incagliati’. Dopodichè, sarà tempo di buttare a mare un ircocervo normativo molto complesso, incerto, costoso ed alla fine anche iniquo”.

L’Ordine degli Ingegneri di Modena auspica che si possa rifondare l’attuale sistema di bonus fiscali per l’edilizia, secondo una visione chiara ed unitaria basata su alcuni principi elementari: ragionevolezza dell’incentivo; durata adeguata dei processi realizzativi e delle detrazioni; proporzionalità diretta tra benefici energetici ed aliquote; pesatura tipologica degli edifici che accedono ai bonus e degli utilizzatori/beneficiari; integrazione tra aspetti energetici, sismici, estetici e distributivi.

“La soluzione – ritiene Giacobazzi – risiede nell’individuare un unico e chiaro sistema incentivante, nel quale le variabili si combinino in modo equilibrato producendo una gamma di aliquote che parta dal basso e che possa anche tendere al 100% nei casi più performanti, quelli cioè in cui i ‘vantaggi’ siano più forti e certificabili. Una siffatta soluzione – conclude il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri – non dovrebbe essere al di fuori della portata del sistema-Italia. Ce la possiamo fare? Nel Paese di Leonardo e Galileo lo si potrebbe ragionevolmente sperare”.

 

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