Matilde di Canossa ed Enrico IV si incontrano a Vezzano

Giovedì 3 agosto il parco Mulino Boni ospiterà lo spettacolo che rievoca lo storico avvenimento



foto a corredo fornita dal Comune di Vezzano sul Crostolo

Gennaio 1077: Matilde di Canossa ha 31 anni, è vedova del marito Goffredo il Gobbo, è una donna potentissima e sola. Solo e contro tutti è anche l’imperatore Enrico IV: la scomunica ricevuta da Papa Gregorio VII lo ha privato della sacralità che faceva di lui un sovrano assoluto. È il caos, tra Papa e Imperatore si scatena una lotta senza pari. Da Canossa, Matilde osserva la tempesta addensarsi sulla testa del cugino imperatore. È suo dovere mediare e cercare di ricucire lo strappo tra Papa e Imperatore. Enrico IV scende in Italia per ottenere il perdono del pontefice e il ritiro della scomunica. In attesa di incontrare il Papa, Enrico è ospite di Matilde nel Castello di Bianello.

La fine della storia è nota: dopo tre giorni di digiuno e penitenza davanti alle mura del Castello di Canossa, vestito di un semplice saio come un comune pellegrino, Enrico IV si prostra a terra allargando le braccia nel segno della croce. Il papa Gregorio VII lo perdona, accettando il suo giuramento di obbedienza.

Ma cosa si sono detti Matilde ed Enrico nei giorni che hanno preceduto lo storico incontro? Maria Antonietta Centoducati e Gianni Binelli ci offrono una versione inedita e coinvolgente di questo dialogo nello spettacolo “L’incontro – Matilde di Canossa ed Enrico IV” che, dopo il successo al debutto del 2015 e le numerose repliche che si sono succedute in questi anni, sarà rappresentato giovedì 3 agosto alle 21 al parco Mulino Boni di Vezzano sul Crostolo.

Fra i ricordi dell’infanzia che li vide compagni di giochi alla corte di Colonia, la folle rabbia di Enrico per la sua attuale situazione, la paura di perdere ogni potere, e la caparbietà di Matilde nel sostenere le ragioni del Papa, si stagliano sulla scena una donna e un uomo ancora giovani eppure già destinati a vivere senza amore, a farsi la guerra, a lottare, a morire in solitudine lasciando dietro di sè l’eco delle loro gesta.

Maria Antonietta Centoducati è a proprio agio nei panni della Grancontessa, che ha vestito in varie occasioni, tra cui la XXIII Rievocazione Storica Canossana a Ciano d’Enza e il prestigioso Corteo storico di Quattro Castella; Gianni Binelli incarna il ruolo dell’imperatore con perfetta naturalezza e con una certa somiglianza, anche fisica, del personaggio. Grazie a loro, sarà facile per il pubblico immergersi nell’atmosfera medievale e rivivere un momento così significativo della storia europea.