La Pubblica Assistenza di Zocca ODV si allarga: investiti 280mila euro



Con più di 730 servizi l’anno, 41 anni di attività alle spalle e un nuovo investimento di 280mila euro per allargare la propria struttura, la Pubblica Assistenza di Zocca ODV si conferma un punto di riferimento nell’assistenza alla popolazione dell’Appennino.

Il 30 settembre si è svolta l’inaugurazione della nuova struttura alla presenza di: Dante Gruppioni, Presidente della Pubblica Assistenza di Zocca ODV, il Sindaco di Zocca Federico Ropa, Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena e Federica Casoni, Direttrice del Distretto di Vignola.

150 metri quadrati che ospiteranno 3 ambulanze e due macchine per i servizi secondari. Un progetto nato per preservare al meglio le vetture e consentirne una totale sanificazione dei mezzi al coperto da intemperie e fenomeni atmosferici.

La necessità di allargarci era forte già da molti anni- sottolinea Dante Gruppioni, Presidente della Pubblica Assistenza di Zocca ODV-. Tuttavia, è stato proprio durante il momento più critico della pandemia da Covid19, quando la sanificazione dei mezzi meticolosa e la tempestività degli interventi si sono rivelati cruciali per poter salvare delle vite, che abbiamo avviato il progetto, autofinanziandoci”.

Il Sindaco di Zocca Federico Ropa aggiunge: “La Pubblica Assistenza per noi è un vanto e un’inaugurazione come quella di oggi rispecchia l’importanza di investire nella sanità territoriale per garantire interventi rapidi e precisi sia per le nostre cittadine e i nostri cittadini, che per i numerosi turisti che negli ultimi anni sempre più spesso scelgono l’Appennino per le vacanze”.

Concluso questo progetto, ora si guarda al futuro e i prossimi obiettivi della Pubblica Assistenza di Zocca ODV puntano alla riqualificazione sostenibile delle strutture e al reclutamento di nuovi volontari cominciato già con la campagna cittadina di affissioni che riprende lo storico slogan “We want you”.

I nostri volontari hanno un’età che spazia dai 20 agli 80 anni, ma abbiamo bisogno di nuove persone pronte a mettersi in gioco – continua Dante Gruppioni-. Giovani, e meno giovani, che hanno voglia di dedicare parte del loro tempo per aiutare chi ne ha più bisogno”.