Immigrazione clandestina: la Gdf reggiana accerta frode fiscale per 1 milione di euro



A luglio dello scorso anno, ad opera del lavoro dei finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio e di contrasto all’economia illegale, veniva scoperto un soggetto coinvolto nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

In particolare, i militari della Tenenza di Guastalla al termine di tempestive investigazioni accertavano la presenza in una abitazione sita nel comune di Luzzara di otto cittadini extracomunitari presenti sul territorio dello Stato illegalmente e, quindi, immediatamente espulsi.

L’appartamento, ritenuto quale punto di appoggio e transito dei clandestini, veniva sequestrato preventivamente ed il proprietario dello stesso denunciato per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

La prosecuzione delle indagini consentivano di individuare un ulteriore soggetto di origini pakistane, estraneo ai fatti inerenti l’immigrazione clandestina, ma ritenuto dai finanzieri della bassa reggiana un “evasore seriale”. A conferma di ciò, l’assoluta

disparità tra l’entità delle risorse di natura immobiliare allo stesso riconducibili e la posizione fiscale ufficialmente censita nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria.

Ad esito delle complesse attività di indagine veniva appurata un’evasione di imposta di quasi un milione di euro posta in essere nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022.

I risvolti di natura penal-tributaria venivano, pertanto, rimessi alla valutazione dell’A.G. tenuto conto dell’ipotesi di reato a carico del cittadino pakistano di “Dichiarazione infedele” in violazione dell’art. 4 del decreto legislativo n. 74/2000.

L’operazione in rassegna si inserisce nel più ampio contesto operato quotidianamente dal Corpo a tutela degli interessi economici, finanziari e di sicurezza del Paese.