Holostem, ricerca e cura per i bambini farfalla: Enea Tech Biomedical subentra ai soci del Centro di medicina rigenerativa di Modena



“Ora, insieme, diamo continuità al percorso di ricerca e cura di Holostem. Adesso possiamo davvero lavorare a un rafforzamento del progetto industriale e di ricerca che ha portato alla sola cura possibile per una malattia rara. Cura che non potevamo permettere venisse realizzata altrove, fuori dall’Italia, fuori dall’Emilia-Romagna”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nella sede Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari” di Modena, a poche ore dalla formalizzazione del subentro di Enea Tech Biomedical con la Fondazione, ai soci Holostem.

Un passaggio di gestione, il primo di questo tipo realizzato da Enea Tech, che scongiura la messa in liquidazione della società Holostem, azienda biotecnologica modenese, spin-off del centro di medicina rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Tra i presenti: il Rettore di UniMoRe, Carlo Adolfo Porro; i fondatori Holostem, Michele De Luca e Graziella Pellegrini; il presidente Enea Tech Biomedical, Giovanni Tria; il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli; l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

La soluzione trovata, quella da sempre sostenuta dalla Regione in accordo con il Comune di Modena, e a cui ha lavorato fin dall’inizio, ha ricevuto il via libera dal ministro alle Imprese e al made in Italy, Adolfo Urso, e permette di proseguire nel centro modenese la produzione della sola cura per i bambini farfalla, affetti da una malattia rara della pelle che, insieme ai famigliari, non rimarranno soli, dando inoltre certezza a chi al Centro lavora e fa ricerca.

“Abbiamo insistito col Governo- ha aggiunto il presidente Bonaccini- per la realizzazione di questa soluzione, dopo aver riscontrato la disponibilità di Enea Tech in numerosi contatti e incontri in questi mesi. Insieme al sindaco, al Rettore, a Holostem, abbiamo ritenuto di dover dare al Centro tutto il sostegno possibile: siamo una regione attrattiva – di saperi e investimenti, di ricerca e innovazione, di studenti da ogni Paese – e non potevamo permettere che il territorio e l’Italia perdessero un patrimonio unico di medicina applicata e di ricerca scientifica, patrimonio del nostro territorio e dell’intero Paese. Grazie quindi a tutti coloro che operano a Holostem e al professor Tria per essere già qui oggi”.

Per tutti gli operatori, medici e ricercatori del centro è arrivato il ringraziamento di Pellegrini e De Luca, soci fondatori di Holostem che hanno sottolineato che: “la grandissima solidarietà e mobilitazione delle ultime due settimane è stata straordinaria. Un grazie davvero a tutti. Questo risultato è un ulteriore riconoscimento a chi qui fa ricerca e lavora”.

“Sono molto contento di questa giornata. Grazie alle istituzioni e a coloro che lavorano in questo Centro di ricerca- ha sottolineato presidente Enea Tech Biomedical, Tria-. Voglio ringraziare in particolare Bonaccini, Colla e il sindaco Muzzarelli: fino alla fine ci avete fatto sentire la vostra vicinanza per portare a termine questo progetto. Il nostro intervento rientra nel pieno del nostro mandato: sviluppo ricerca e attività biomedica. Operazione semplice in sé, ma spesso in Italia le soluzioni semplici rischiano di essere le più complicate. Per questo ci abbiamo lavorato un anno e oggi siamo qui con un risultato positivo che tutti auspicavamo, con la prima operazione di questo tipo che va in porto. La nuova Holostem, in questa nuova formazione societaria di cui Enea Tech ha la piena titolarità, riparte e punta a un nuovo e ulteriore sviluppo, in rete con altri Centri che stiamo progettando”.

L’assessore Colla ha evidenziato che il Centro di Medicina Rigenerativa è “un patrimonio di teste che non vogliamo perdere. Per questo, con un progetto che si consolida e vuole guardare a futuro, puntiamo a rafforzare ruoli e sedi della sanità pubblica continuando a finanziare luoghi della ricerca. L’esito positivo di questa vicenda è il risultato di un dialogo vero fra le istituzioni”.