Restauro e auto storiche: ai nastri di partenza a Modena il nuovo corso ITS Maker

Sabato 10 febbraio al MEF Open Day. Il presidente Corradini: «Opportunità unica per giovani appassionati, e gli sbocchi occupazionali non mancano»



ITS Maker continua a crescere e a rispondere, con i suoi corsi di specializzazione, alle esigenze delle imprese del territorio. La Fondazione ITS meccanica della regione Emilia-Romagna, infatti, apre un nuovo corso in “Restauro e auto storiche”, che inizierà a Modena a partire dal mese di marzo.

Il corso rientra nell’area progettazione materiali, percorso formativo che, come tutti i corsi ITS Maker, prevede un biennio di formazione con 2.000 ore di lezione, di cui il 40% di stage in azienda, con docenti provenienti dalle imprese. Inoltre il percorso è gratuito, salvo la quota di iscrizione di 200 euro.

Il test d’ingresso per il nuovo corso modenese è previsto per il 19 febbraio 2024, le iscrizioni sono aperte fino al 15 febbraio sul sito www.itsmaker.it.

“Siamo molto contenti di aver pronosso questo nuovo corso – sottolinea Ormes Corradini, presidente Fondazione ITS Maker – che rappresenta una opportunità unica per chi è appassionato di auto, e di auto storiche in particolare. Il restauro di modelli di questo tipo è in grande crescita e gli sbocchi occupazionali non mancano: nella Motor Valley ci sono sia grandi marchi che piccole imprese artigianali che svolgono questa avvincente attività per i propri clienti, e che cercano personale formato in modo specifico per riportare in vita le grandi auto del passato. E Modena, lo sappiamo bene, è proprio nel cuore della Motor Valley emiliana”.

Ma qual è la figura professionale preparata dal neonato percorso di ITS Maker? Il Tecnico Superiore del veicolo storico e della produzione di veicoli speciali, a partire da una visione d’insieme, possiede tutte le competenze che lo mettono in grado di intervenire sia sui sistemi meccanici che sulle superfici interne ed esterne, allo scopo di effettuare procedure di valorizzazione, recupero, restauro di veicoli storici, o di produzione di veicoli speciali/artigianali, o, anche, di customizzazione di veicoli di serie.

Il corso favorisce l’apprendimento di competenze per supportare le imprese nell’attivazione o nel consolidamento di processi di transizione verde, incentivando lo sviluppo di tecnologie in grado di ridurre i consumi di materie prime, materiali ed energia e di ridurre le emissioni, per un nuovo modello di sviluppo economico sostenibile.

“Cerchiamo ragazze e ragazzi motivati – riprende Corradini – che vogliano accrescere le loro competenze e divenire tecnici capaci di lavorare in questo ambito così affascinante. Non dimentichiamo – conclude il presidente di Fondazione ITS Maker – le opportunità fornite dalle borse di studio e dagli alloggi convenzionati per gli studenti fuorisede, oltre alla possibilità di accedere a esperienze di stage all’estero tramite il progetto Erasmus”.

Francesco Gherardini, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, aggiunge: “Insieme all’Università di Ferrara siamo coinvolti in questo corso che unisce nuove tecnologie e artigianato e fa incontrare le due anime dei precedenti corsi di restauro, da un lato quello del restauro del motore e della meccanica in generale, dall’altro il percorso di carrozzeria, che comprende anche la verniciatura, con tecniche moderne e grande attenzione a sicurezza e sostenibilità. Particolarmente significativo il fatto che oltre 50% dei docenti proviene dal mondo imprenditoriale, e il coinvolgimento di produttori di auto e di grandi carrozzerie di restauro, oltre a botteghe artigiane specializzate in restauro, la rete di associazioni e musei del territorio e nazionale, come Stanguellini, Collezione Panini, Collezione Righini, Musei Ferrari e Lamborghini, Museo nazionale dell’automobile di Torino. L’obiettivo non è solo formare buone mani, ma anche buone teste e far comprendere ai ragazzi il valore culturale delle auto su cui lavoreranno”.

Così Laura Corradi di CNA Formazione: “Accogliamo con profonda soddisfazione la proposta, che parte dall’artigianalità per andare oltre e aprirsi al futuro. Si tratta di una proposta importante non solo per i contenuti, ma anche per l’occupabilità dei ragazzi, e nasce da un’attenta mappatura per dare risposta al fabbisgono di manodopera che c’è sul nostro territorio e non solo”.

Sabato 10 febbraio dalle 10 alle 12 è previsto un Open Day in un luogo particolarmente significativo: al Museo Enzo Ferrari (MEF), in via Paolo Ferrari 85 a Modena.