Truffe agli anziani a Modena e Trento: fermata in autostrada a Casalecchio di Reno l’autovettura dei truffatori

Rinvenuti denaro e gioielli. Denunciato il conducente



La sera del 18 aprile scorso, durante il controllo in autostrada di un’autovettura già segnalata perché utilizzata da autori di truffe a danno di persone anziane nel nord Italia, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna, in prossimità del casello di Casalecchio di Reno, rinveniva nell’abitacolo un’ingente somma di denaro contante e numerosi gioielli in oro.

Il conducente del veicolo, una Fiat 500X, un uomo italiano di 36 anni, è stato denunciato per il reato di truffa aggravata.

Grazie alla collaborazione informativa ed investigativa tra la Polizia Stradale di Bologna Sud e le Questure di Trento e Modena, si riusciva a risalire alle anziane vittime delle truffe. Nello specifico le vittime venivano ingannate, in quanto i truffatori, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine, riferivano che persone a loro care erano vittime di incidenti stradali e, a fronte del versamento di cospicue somme di denaro, facevano credere di essere in grado di evitare ai loro familiari conseguenze legali più gravi. I malviventi raggiravano così le vittime, assicurandosi la loro fiducia, introducendosi nelle abitazioni e razziando quanto più possibile: somme di denaro e preziosi.

Una storia a lieto fine, conclusasi grazie alla Polizia di Stato, della quale le vittime riceveranno tutti i loro beni. In particolare, a Trento una signora di 89 anni tornerà presto in possesso dei suoi risparmi consistenti in 12.000 euro in contanti, mentre, presso gli uffici della Questura di Modena, ad un’emozionata signora di 94 anni, sono stati già restituiti i suoi gioielli, tra cui le fedi nuziali in oro che custodiva in memoria del defunto marito.

La Polizia di Stato ribadisce che nessun appartenente alle forze dell’ordine può chiedere denaro o valori a vario titolo di cauzione per conseguenze penali derivanti da incidenti stradali o altri reati. Pertanto non si deve assolutamente consegnare nulla a chi fa tali richieste, ma anzi, bisogna subito telefonare al 112 (Numero Unico di Emergenza) e riferire quanto accaduto.