Motor Valley Fest 2024: il futuro dell’automotive tra sostenibilità e digitalizzazione

Il convegno al Teatro Pavarotti-Freni dà il via al festival della Terra dei Motori



Motor Valley Fest 2024, si accendono i motori. Il Teatro Pavarotti-Freni di Modena ha ospitato questa mattina il tradizionale convegno inaugurale che segna il via della sesta edizione del festival a cielo aperto della Terra dei Motori emiliano-romagnola, in programma fino a domenica 5 maggio.

L’atteso momento di networking, aperto al pubblico e trasmesso in diretta streaming sul sito e sul canale YouTube di Motor Valley Fest, ha visto sul palco un parterre di grande valore formato da esperti, top manager, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della formazione.

Sul tavolo del convegno le nuove sfide del settore introdotte dall’arrivo della IA, ma anche sulle strategie per la mobilità sostenibile, che hanno visto i rappresentanti dei marchi storici della Terra dei Motori si sono trovati concordi sull’importanza di restare al passo con il cambiamento in atto, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sia da quello della digitalizzazione e dell’integrazione con le nuove tecnologie. Un’onda da cavalcare a tutti i costi per non restarne travolti.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del Presidente della Camera di Commercio di Modena e Presidente Centro Studi Tagliacarne Giuseppe Molinari, e del Presidente e CEO Formula 1 Stefano Domenicali, sul palco del suggestivo teatro modenese si è tenuto l’atteso momento dei prestigiosi Keynote speeches, che hanno inaugurato il fitto calendario convegnistico del Motor Valley Fest 2024. Protagonisti, Andreas Cornet e Michele Bertoncello, partner McKinsey, Christian Richter, direttore GCAS Global Vertical Lead Automotive & Auto Retail di Google, Giovanna Vitelli, Presidente di Azimut | Benetti Group, Andrea Casaluci, Ceo di Pirelli e Johannes-Joerg Rueger, Presidente di Bosch Engineering. I relatori hanno presentato un aggiornamento sul mercato dell’high performance e del lusso approfondendo i temi della sostenibilità e dell’intelligenza artificiale nel settore della mobilità.

A seguire, la Motor Valley Top Table ha visto confrontarsi sulle prospettive future delle due e quattro ruote Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding; Giovanni Perosino, Chief Marketing & Communication Officer, Maserati; Christopher Pagani, Marketing Director Pagani Automobili; Andrea Pontremoli, CEO Dallara; Davide Abate, Chief Technologies and Infrastructures Officer, Ferrari; Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company; Umberto Tossini, Chief People & Culture Officer, membro del board of management di Automobili Lamborghini. I rappresentanti dei marchi storici della Terra dei Motori si sono trovati concordi sull’importanza di restare al passo con il cambiamento in atto, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sia da quello della digitalizzazione e dell’integrazione con le nuove tecnologie, a partire dall’Intelligenza Artificiale. Un’onda da cavalcare a tutti i costi per non restarne travolti.

A Modena è arrivato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che per l’occasione ha dichiarato: «Identità e innovazione sono la forza del nostro tessuto imprenditoriale e sono ciò che contribuisce a rendere grande il nostro Made in Italy nel mondo. Due caratteristiche che ho ritrovato qui al Motor Valley Fest di Modena. L’unicità della “valle dei motori” è un esempio e un modello per tutta l’Italia».

A margine del convegno, un momento speciale è stato dedicato alla premiazione dell’imprenditore Pietro Blondi, creatore oltre 20 anni fa del brand Motor Valley, registrato alla Camera di Commercio di Modena nel 2001. Un riconoscimento, consegnato da Leo Turrini, insieme al sindaco Muzzarelli e al Presidente della Camera di Commercio Molinari, per la lungimiranza e l’intuizione che ha conquistato tutti i brand a due e quattro ruote emiliano romagnoli, oggi riuniti nell’Associazione Motor Valley Development.

Terminato il convegno, come da tradizione, nel Cortile d’onore di Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare di Modena, si è tenuta la cerimonia del taglio del nastro che ha inaugurato ufficialmente la sesta edizione del Motor Valley Fest. All’interno, dal 3 al 5 maggio, si potrà ammirare il Best of Motor Valley: l’esposizione delle auto e delle moto più iconiche e rappresentative del passato e del presente dei brand della Motor Valley: Ferrari, Pagani, Lamborghini, Maserati, Ducati e Dallara. Il pubblico avrà l’occasione di ammirare tra gli altri la Ferrari SF90 XX Spider (Ferrari) e la Ferrari 500 Mondial (Scuderia Tricolore – provenienza Collezione Righini), la Pagani Utopia (Pagani), la Gran Cabrio Trofeo Maserati (Maserati) e la Maserati MC20 (Scuderia de Adamich), il “rolling chassis” della Dallara Stradale (Dallara), la Lamborghini Countach (Museo Ferruccio Lamborghini), la Lamborghini Urus SE (Lamborghini), la Williams FW12C (Autodromo di Modena), l’AlphaTauri AT03 (Autodromo di Imola), ma anche un simulatore Res-tech (Autodromo Misano), un prototipo di auto partecipante alla Formula SAE e una moto storica ASI Motoshow (Autodromo Varano). Per le moto: la storica 916, la Panigale V4 ESP2 30° Anniversario 916, la Panigale V4 S, la Panigale V4 Bagnaia 2023 World Champion Replica (Ducati).

DICHIARAZIONI DEL CONVEGNO INAUGURALE

Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena: «Per noi il Motor Valley Fest non è solo spettacolo e promozione territoriale, ma anche e soprattutto un’occasione per ragionare sul futuro dell’intero settore. Un processo di trasformazione necessaria che deve essere governato e avvenire gradualmente, per non perdere per strada pezzi di economia. Ancora una volta, il Motor Valley Fest sarà un’occasione per guardare all’intero settore automotive, partendo dalle solide radici del nostro territorio, con l’impegno di stare al passo con le esigenze del lavoro, delle imprese e dell’ambiente, facendo gioco di squadra tra istituzioni».

Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna: «Il Motor Valley Fest è una manifestazione che abbiamo fortemente voluto e che anche quest’anno si conferma sempre di più un punto di riferimento internazionale per questo settore. Oggi siamo ancora più convinti delle intuizioni di allora. A partire dal ruolo degli investimenti in ricerca e innovazione, nella Regione che ha il numero di addetti in questi ambiti, superiore anche alla media europea, e dell’importanza dell’internazionalizzazione: altro che alzare i muri, se ci isolassimo saremmo perduti. Infine, qui sta nascendo anche una Data Valley mondiale che ospiterà una sede dell’università delle Nazioni Unite, con una docenza dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale sulle nostre società. Sono strumenti imprescindibili ormai, che vanno messi a disposizione del mondo del lavoro e della ricerca per essere competitivi a livello internazionale. Ecco perché noi chiediamo che l’Europa porti avanti una sacrosanta transizione energetica, ma senza contrapporre ambiente e lavoro. Sarebbe un errore: noi dobbiamo accompagnare circa 16mila imprese in questo cambiamento con risorse e incentivi per creare nuove opportunità di sviluppo per le nuove generazioni, come quelle precedenti le crearono per noi».

Giuseppe Molinari, Presidente CCIAA Modena e Presidente Centro Studi Tagliacarne: «Da una ricerca condotta dall’Istituto Tagliacarne, in collaborazione con ANFIA e AICA, il settore dell’Aftermarket dell’automotive in Italia produce 28 miliardi di euro di valore aggiunto pari all’1,7% del totale economia, dando lavoro a 398 mila occupati pari all’1,6% del totale occupazione. Spicca l’Emilia-Romagna, seconda regione in Italia per incidenza dell’Aftermarket sulla produzione complessiva regionale (2,5%), con Modena che si pone al secondo posto della classifica provinciale sempre per contributo dell’Aftermarket al totale produttivo dell’economia locale (3,4%). Forti di questa posizione, la Camera di Commercio di Modena, ha deciso anche quest’anno di promuovere e supportare il Motor Valley Fest».

Stefano Domenicali, Presidente e CEO Formula 1, (in videocollegamento da Miami): «Il tema della carbon neutrality è centrale per la F1. Siamo stati i primi a introdurre auto da corsa con motore ibrido, e ora l’ibrido con carburanti alternativi. Siamo sulla buona strada per raggiungere la carbon neutrality entro il 2030. Questa edizione del festival dare una nuova missione alla Motor Valley italiana, per farla restare al centro nel mondo dell’automotive, sempre più globalizzato e competitivo».

Andreas Cornet, Senior Partner McKinsey & Company: «In Europa il settore automotive vale circa il 7% del pil, dà lavoro a 14 milioni di persone e investe in ricerca e sviluppo circa 60 miliardi di euro all’anno, pari a un terzo della spesa complessiva in R&S del continente, dando una spinta fortissima all’innovazione. Con la sua attività di ricerca, McKinsey cerca di tracciare l’identikit dei nuovi clienti della “mobilità emotiva”, che varia in base al luogo di appartenenza, all’età, alle capacità di guida, e che impatta su una vasta gamma di stakeholder. Tra le sfide figurano i costi di riparazione, la digitalizzazione con le app di mobility che saranno sempre più centrali, la sostenibilità e la concorrenza, in particolare della Cina, che sempre più si avvicina al settore delle auto di lusso e delle sport car».

Michele Bertoncello, Partner McKinsey & Company: «Le esigenze dei clienti nel mondo della “mobilità emozionale” si fanno sempre più sofisticate, sia in termini di tecnologia e veicoli, sia in termini di offerta esperienziale. Di fronte a molteplici sfide, l’Europa, così come l’intero settore e uno dei suoi principali hub in Italia, la Motor Valley, dovranno scommettere sull’innovazione, focalizzandosi tramite investimenti pubblici e privati su tecnologie e offerte esperienziali ad alto valore aggiunto, capaci di tutelare quel patrimonio tecnologico, economico e sociale che è la “mobilità emozionale” nel nostro Paese».

Christian Richter, Direttore GCAS Global Vertical Lead Automotive & Auto Retail Google: «Le applicazioni delle IA per le imprese automotive sono molteplici, ad esempio per migliorare il customer service e implementare la guida autonoma di livello 3. Un processo non immediato e che segue alcuni principi definiti, a partire dalla raccolta dei dati, che sono come il carburante del motore della IA, fino alla formazione, sia all’interno dell’impresa, sia da parte dell’utente finale. È fondamentale dare priorità ai progetti di Intelligenza Artificiale, che rappresentano un’opportunità di crescita e un vero vantaggio competitivo, ad esempio come strumento per la sentiment analysis».

Giovanna Vitelli, Presidente di Azimut | Benetti Group: «Ciò che contraddistingue il gruppo fin dagli inizi è l’innovazione, che spesso deriva dall’automotive, come nel caso dell’elettrificazione. Per ridurre le emissioni investiamo in ricerca e sviluppo nel campo dell’aerodinamica, dell’utilizzo di materiali, in particolare carbonio, per ridurre il peso delle imbarcazioni, e dei motori ibridi. Grazie a questi investimenti, i nostri “low emission yachts” emettono il 20% in meno rispetto alla media, e ora puntiamo ad alzare ulteriormente l’asticella, ad esempio con pannelli solari, tender full electric, e integrando sempre più l’IA all’interno delle imbarcazioni».

Andrea Casaluci, Ceo di Pirelli: «Innovazione e sostenibilità sono i capisaldi che consentono a Pirelli di essere il brand di riferimento dei principali produttori di auto premium e prestige, molti dei quali risiedono proprio nella Motor Valley. Il settore automotive sta cambiando in modo radicale e grazie alle nostre tecnologie siamo in grado di offrire soluzioni per la mobilità connessa e sempre più sostenibile. Continueremo su questa strada, consapevoli che grazie alla ricerca e all’innovazione contribuiremo a tali cambiamenti».

Johannes-Joerg Rueger, Presidente di Bosch Engineering: «l’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare la mobilità di oggi e del prossimo futuro. Oltre all’utilizzo dell’IA lungo l’intera catena di sviluppo, stiamo lavorando per integrarla direttamente nel veicolo, con l’obiettivo di migliorare il comfort, aumentare le prestazioni e garantire maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada».

 

 

INTERVENTI MOTOR VALLEY TOP TABLE

Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding e Presidente Associazione Motor Valley Development: «In un’epoca caratterizzata da un rapido susseguirsi di evoluzioni e diverse tendenze che hanno impattato profondamente il settore dell’automotive, il Motor Valley Fest emerge come un momento essenziale di confronto e condivisione. In questo scenario dinamico, la Motor Valley con le sue Aziende continua a confermarsi come punto di riferimento in diversi campi, che spaziano dalla formazione all’industria, fino ad includere il turismo e il settore culturale. Tale successo è il risultato di un impegno costante da parte di tutti coloro che sono profondamente coinvolti nell’ecosistema della Motor Valley – imprenditori visionari, tecnici e ingegneri altamente specializzati e appassionati di motori – che, con il loro genio, la loro dedizione e il loro talento, contribuiscono giorno dopo giorno a valorizzare e promuovere la straordinaria ricchezza di questo territorio senza pari».

Giovanni Perosino, Chief Marketing & Communication Officer, Maserati: «Abbiamo 110 anni di storia e l’innovazione non ci spaventa. È un’onda da cavalcare come quando si fa surf. La Motor Valley è l’emblema della mobilità emozionale e il nostro è un mercato globale. Il 15 aprile, in occasione della prima Giornata del Made in Italy, abbiamo presentato il progetto Folgore, ovvero l’elettrificazione di tutti i modelli della gamma. L’importante è mantenere sempre l’identità del proprio brand. Una Maserati deve essere Maserati».

Christopher Pagani, Marketing Director Pagani Automobili: «Cerchiamo sempre di interpretare i sogni dei clienti, quale che sia il mercato di riferimento. Creiamo vetture che devono dare emozione. Pur essendo una piccola azienda – produciamo circa 50 vetture all’anno – ci impegnamo molto sul fronte dell’omologazione e della riduzione dei consumi».

Andrea Pontremoli, CEO Dallara: «La transizione energetica sta portando l’intero mercato a ripensare se stesso. Noi da sempre cerchiamo di rendere più efficiente – a livello di performance e di consumi – i nostri prodotti.  Oggi in più investiamo molto nel ridurre il consumo sia di energia utilizzata nel processo di produzione, a partire dall’utilizzo di materiali alternativi, come la fibra di lino, e dal miglioramento dell’aerodinamica, che può ridurre del 30% i consumi. Oltre a ciò stiamo studiando le applicazioni delle IA, sia su pista, sia sul fronte della sicurezza».

Davide Abate, Chief Technologies and Infrastructures Officer, Ferrari: «Ferrari ha sempre fatto innovazione, cercando di essere d’esempio, anche dal punto di vista di una sempre maggiore sostenibilità dei processi produttivi. Va in tal senso il nuovo e-building, che sarà inaugurato a giugno, struttura dedicata alla produzione dei componenti strategici».

Livia Cevolini, CEO Energica Motor Company: «Anche per un’azienda innovativa e giovane come la nostra, le difficoltà nel promuovere il cambiamento non mancano. Bisogna anche dare il tempo alle persone di capirlo e apprezzarlo. Da questo punto di vista è fondamentale creare un ecosistema, fare squadra, per costruire il cambiamento e formare nuove competenze».

Umberto Tossini, Chief People & Culture Officer, membro del board of management di Automobili Lamborghini: «entro la fine dell’anno tutta la nostra gamma sarà completamente elettrificata, all’interno di una strategia che tiene conto delle richieste del cliente e dei valori che il brand incarna. La Motor Valley è un esempio in fatto di innovazione, ma dietro c’è una filiera, nazionale e sovranazionale. Imprese come le nostre devono avere una visione globale e siamo certamente interessati a ciò che l’Unione Europea potrà fare ragionando sui punti di forza e di debolezza di questa transizione, ma sta a noi tracciare una traiettoria sostenibile».