Controlli dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro in provincia di Bologna

24 le aziende ispezionate, 9 attività sospese, sanzioni per 80.000 euro



I Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna, unitamente a militari del Comando Provinciale di Bologna, hanno eseguito nell’ambito della provincia, attività finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento, nonché attività finalizzata a verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Le ispezioni in materia di lavoro hanno riguardato attività commerciali e di ristorazione operanti sul territorio della provincia Bolognese, durante le quali sono stati individuati lavoratori in “nero”, impiegati a lavoro senza contratto e senza le previste comunicazioni telematiche al centro per l’impiego.

Sono state accertate nel corso delle ispezioni inoltre violazioni riguardanti la normativa inerente la sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, quali la mancata redazione del DVR (documento valutazione rischi), l’ omessa formazione/informazione dei lavoratori circa i rischi, oltre che violazioni in materia di impianti di videosorveglianza installati sui luoghi di lavoro.
Nell’ambito dei predetti controlli le aziende ed attività ispezionate sono state complessivamente 24, presso 9 delle quali è stata accertata la presenza di lavoratori “in nero” e pertanto sono stati adottati altrettanti provvedimenti di sospensione dell’ attività imprenditoriale, disponendo la “chiusura” delle attività interessate alla gravi violazioni in materia di lavoro. Sono state complessivamente elevate sanzioni amministrative e penali per oltre 80.000 euro.

In particolare:
VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ OPERANTI NEL CENTRO CITTA’ DI
BOLOGNA: 2 maxi sanzioni per lavoratori “in nero e 2 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale; violazioni in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori; violazioni in materia di installazione di impianti di videosorveglianza

I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna a seguito di controlli
finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori,
procedevano al controllo di 3 attività commerciali ubicate nel centro città di Bologna, di cui due esercenti attività di ristorazione ed uno esercente la vendita al dettaglio di prodotti alimentari.
Per le due attività di ristorazione è stata riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero”, privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro. Nei confronti dei due titolari delle attività di ristorazione è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale con relativa Maxi Sanzione per lavoro nero.
Nel corso dei medesimi accertamenti ispettivi, si accertava presso una delle attività sottoposte a controllo, la presenza non autorizzata di installazione di impianti di videosorveglianza, in violazione della normativa a tutela e rispetto della libertà e dignità dei lavoratori, in violazione della Legge 300/1970 c.d. Statuto dei Lavoratori.
In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni/ammende per oltre 15.000 euro

ISPEZIONI AD ATTIVITÀ DI AUTOLAVAGGI GESTITI DA IMPRENDITORIA STRANIERA NEI COMUNI DI IMOLA – CASTEL SAN PIETRO TERME E MOLINELLA:
maxi sanzione per 3 lavoratori “in nero”; 4 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale; violazioni leggi in materia di sicurezza e sanzioni

Ad Imola i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Bologna, nell’ambito
dell’attività finalizzata al contrasto lavoro irregolare e tutela sicurezza sui luoghi di lavoro
procedevano al controllo di un autolavaggio, presso il quale veniva riscontrata la presenza di nr. 1 lavoratore irregolare in “nero” privo di permesso di soggiorno. Il titolare veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno. Inoltre lo stesso veniva sanzionato per non aver custodito il DVR – Documento di Valutazione del Rischio presso la sede ove era ubicata l’attività d’impresa, previsto dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel Comune di Castel San Pietro Terme, si procedeva a medesimo controllo ed anche in questo caso il datore di lavoro veniva sanzionato per aver impiegato n. 1 lavoratore in nero senza contratto di lavoro completamente sconosciuto alla pubblica amministrazione e deferito all’Autorità Giudiziaria felsinea, per non aver redatto, anche in questo caso, il DVR – Documento Valutazione del Rischio e per aver omesso adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ai lavoratori presenti ed in forza.

Nel Comune di Molinella svolta analoga ispezione è stata eseguita presso un’attività di
autolavaggio, ove l’amministratore della ditta ispezionata veniva sanzionato per impiegato n. 1 lavoratore in “nero” su n. 4 presenti e veniva adottato il provvedimento di sospensione
dell’attività imprenditoriale.
In relazione alle predette verifiche elevate sanzioni/ammende complessive per oltre 44.000 euro.

VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’ OPERANTI NEL COMUNE DI ZOLA PREDOSA E BAZZANO: maxi sanzione per 4 lavoratori “in nero”; 3 provvedimenti di sospensione attività imprenditoriale

A Zola Predosa (BO) I militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Bologna
a seguito di controlli finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori, procedevano al controllo di 2 attività di ristorazione e per entrambe le attività sottoposte al controllo è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale poiché veniva riscontrata la presenza di lavoratori stranieri in “nero” privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro.

In Valsamoggia – Bazzano (BO) Nel comune di Bazzano il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Bologna procedeva al controllo di un’attività commerciale – macelleria etnica – ove
all’interno veniva accertata la presenza di un lavoratore di nazionalità marocchina, in “nero”, poiché privo di regolare contratto di lavoro. Adottato provvedimento di maxi sanzione per lavoro nero e provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per le violazioni in materia di lavoro ed a tutela dei lavoratori. Complessivamente elevate sanzioni amministrative per oltre 22.000,00 euro.